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Paolo Mieli sui conti spiati: "Ecco perché controllava i morti,"

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I dubbi sul bancario che ha spiato i conti correnti di vip e politici al centro del dibattito. Ne parla a L'Aria Che Tira, nella puntata in onda lunedì 14 ottobre su La7, Paolo Mieli. Come ricordato, "il bancario di Bitonto ha indagato anche sui morti". Un dettaglio che dovrebbe far pensare. Il sospetto dell'editorialista del Corriere della Sera è infatti che il bancario abbia voluto "confondere le acque". D'altronde, spiega a David Parenzo, "se fossi io a fare un dossier ci metterei in mezzo anche pizza e fichi, per confondere le acque e non far capire... io indagherei anche su L'Aria che tira".

Intanto i periti della Procura di Bari cominceranno a breve l'analisi dei dispositivi elettronici di Vincenzo Coviello, il 52enne bancario indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. L'uomo ha spiato i dati di migliaia di clienti tra cui la premier Giorgia Meloni, alcuni ministri e personaggi del mondo della politica, dello sport e dello spettacolo.

 

 

Gli inquirenti giovedì scorso hanno sottoposto a sequestro telefoni, computer, tablet e unità periferiche nella disponibilità di Coviello, per capire se il bancario abbia scaricato i dati dei conti correnti e se li abbia condivisi con qualcuno. In totale gli accessi abusivi sarebbero 6.637 ai danni di 3.572 clienti di 679 filiali della banca. Oltre al presidente del Consiglio, nel mirino i conti della sorella Arianna, dell'ex compagno Andrea Giambruno; i ministri Crosetto, Fitto, Santanché; il presidente del Senato Ignazio La Russa. 

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