Paolo Mieli stronca Elly Schlein: "Perché non è andata in sinagoga? Mandi Provenzano?"
"Hanno fatto male sia Elly Schlein sia Giuseppe Conte a non andare alla commemorazione del 7 ottobre, proprio da un punto di vista istituzionale, non solo in quanto leader di partito. Loro sono qualcosa di più, sono i candidati in pectore alla prossima presidenza del Consiglio": Paolo Mieli, ospite di Alessandra Sardoni a Omnibus su La7, non le manda a dire ai due principali leader dell'opposizione, che ieri non si sono presentati alla sinagoga di Roma, dove si è tenuta la cerimonia in ricordo degli attacchi di Hamas contro Israele di un anno fa.
"O non ci vai in modo motivato, e allora non mandi il responsabile esteri, Provenzano...", ha proseguito l'editorialista del Corriere della Sera, puntando il dito contro la segretaria del Pd. Poi ha aggiunto: "Secondo me c'è qualcosa di disordinato nella gestione della giornata di ieri da parte sua. Mi duole dirlo. Io sarei andato, anche perché ieri era una giornata dedicata al 7 ottobre. Poi poteva fare una manifestazione per Gaza il giorno dopo".
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Il problema, secondo Mieli, si pone perché "c'è un'ambiguità sul 7 ottobre. Per gran parte della sinistra - alcuni lo dicono apertamente, altri sottovoce - non è il giorno di un pogrom, ma è il giorno dell'inizio della lotta di liberazione del popolo palestinese. Gran parte della contestazione mondiale celebra il 7 ottobre come l'inizio della riscossa. Non andare alla sinagoga il giorno del 7 ottobre significa tenersi fuori anche da un giudizio di questa cosa specifica".
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