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Canfora, "sono all'estero": Meloni ritira la querela? Come risponde lui

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"Sono all'estero, nella bellissima San Marino, in questo periodo è una favola": così Luciano Canfora ha risposto alla decisione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni di ritirare la querela nei suoi confronti. Contattato dal Corriere della Sera, il filologo barese di 82 anni per il momento ha preferito non commentare: "Forse lo farò nei prossimi giorni".

L'intellettuale di sinistra era stato accusato di diffamazione aggravata dopo aver definito la Meloni "neonazista nell'animo". Il processo nei suoi confronti, dopo il rinvio a giudizio, sarebbe dovuto iniziare il 7 ottobre. I fatti contestati a Canfora risalgono all'aprile 2022, quando l'attuale premier era leader di Fratelli d’Italia. Il filologo pronunciò la frase finita nella bufera durante un incontro con gli studenti del liceo scientifico Fermi di Bari. Subito dopo c'era stata la querela da parte della Meloni, che aveva chiesto anche un risarcimento danni di 20mila euro. Oggi, la remissione della querela, comunicata dal legale della premier al collega difensore di Canfora, l'avvocato Michele Laforgia, senza alcuna interlocuzione di mezzo. 

L'estinzione del processo non è però automatica: è necessaria l'accettazione del querelato, che dovrebbe esprimersi in merito nel fine settimana. A commentare l'ultima decisione della Meloni è stato invece Roberto Saviano, che sui social ha scritto: "A pochi giorni dall'inizio del processo, Meloni cerca di ridurre il peso delle sue intimidazioni ritirando la querela contro Canfora. Io sono fiero di essere stato portato a processo da questo governo banditesco e di aver, con il corpo, testimoniato il mio pensiero critico verso la ferocia delle sue politiche xenofobe". 

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