Otto e mezzo, "la resa dei conti": Cacciari e Severgnini, profezia choc
Tira una brutta aria a Otto e mezzo, dove gli ospiti di Lilli Gruber su La7 discutono di cosa sta succedendo in queste ore in Medio Oriente e di cosa succederà nei prossimi giorni tra Israele, Iran, Gaza, Libano e Stati Uniti.
Si parte con Massimo Cacciari, in collegamento: "Tutti parlano di come condurre la guerra non di come fermarla", sottolinea il filosofo ed ex sindaco di Venezia con il centrosinistra. "Il disordine globale cresce, tutti combattono contro il male e tutti ritengono di essere il bene assoluto, si fanno guerre assolute che possono finire soltanto sul campo, con un vincitore".
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Le parole d'ordine sono reazione e contro-reazione, bombardamenti, "asse del Male". "In tutto ciò c'è una logica - prosegue Cacciari -, dopo il 7 ottobre si decide la distruzione di Gaza perché lì abita Hamas. Dopodiché si scopre, per modo di dire, che c'è anche Hezbollah e quindi si invade il Libano. Poi si scopre che dietro Hezbollah c'è l'Iran, e quindi si attacca l'Iran. Questa logica si conclude diplomaticamente? Speriamo", chiosa con pessimismo Cacciari, secondo cui lo scenario forse può cambiare solo dopo le elezioni americane di novembre.
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Ancora più nero il presagio di Beppe Severgnini, firma del Corriere della Sera, che vede "difficile una soluzione diplomatica. Siamo arrivati alla resa dei conti, cosa che a me fa orrore".
Cacciari e Israele, guarda qui il video di Otto e mezzo su La7