L'Aria che tira, Revelli: "Quel famoso corridoio, il bersaglio grosso di tutta l'operazione in Medio Oriente"
"Il bersaglio grosso di tutta quest'operazione è l'Iran": Marco Revelli lo ha sostenuto in collegamento con David Parenzo a L'Aria che tira su La7, riferendosi alla guerra in corso in Medio Oriente. "L'obiettivo - ha aggiunto - è produrre un'implosione di quel regime, operazione che sta nella testa non solo di Netanyahu e del suo governo, ma anche nella testa di chi guida l'Occidente. Sta dentro un grande progetto geopolitico che richiederebbe di bonificare tutta quell'area - Siria, Iraq, naturalmente Palestina -in modo da permettere quel famoso corridoio dall'india all'Italia che passa per Israele e che è l'alternativa alla Via della Seta. E questo spiega anche perché l'Occidente finge di deprecare la violazione dei diritti umani e i crimini di guerra in quell'area ma poi dopo acconsente a tutte le operazioni".
Secondo lo storico, però, il progetto non sarebbe stato pensato in modo adeguato: "A mio avviso, è un'operazione molto arrischiata. Si rischia una sopravvalutazione delle proprie forze che porterebbe a sfidare gli dei. L'Iran non è forte, è in un momento di difficoltà estrema nel fronte interno ma continua ad avere una forza notevole", ha sottolineato riferendosi all'attacco lanciato ieri, martedì 1 ottobre, verso Tel Aviv. A tal proposito ha aggiunto: "Si è ripetuta per molti versi la sceneggiatura di aprile con un preavviso più breve, ma con la possibilità dei caccia americani e israeliani di intercettare i missili. Le zone abitate non erano l'obiettivo".
Guarda qui l'analisi di Revelli a L'Aria che tira
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