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Otto e Mezzo, Augias e Caracciolo stroncano i compagni: "La destra rassicura", "A sinistra non c'è niente"

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Siamo a Otto e Mezzo, nel salottino di Lilli Gruber, il talk-show quotidiano in onda su La7, la puntata in questione è quella di lunedì 30 settembre. Una puntata che si apre sulla crisi in Medio Oriente, il tutto nelle ore caldissime del via all'operazione di terra di Israele in Libano, il tutto a pochi giorni dallo spettacolare blitz in cui è stato eliminato Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah.

Tra gli ospiti in studio ecco Lucio Caracciolo, direttore di Limes ed esperto di geopolitica, e anche Corrado Augias, giornalista e firma storica di Repubblica, il cuore che batte notoriamente a sinistra.

Archiviata la pagina mediorientale, il dibattito passa agli affari interni, alla politica: al centro della discussione ci sono Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni. Ci si chiede perché FdI e il premier non perdano consensi, nonostante gli attacchi incrociati di opposizioni e magistratura, nonostante il fango, nonostante le inchieste e nonostante altre vicende, si pensi - uno degli ultimi esempi - al caso Boccia-Sangiuliano.

 

 

Ecco, è proprio durante questo dibattito che dai due, Augias e Caracciolo, arriva una lezione inattesa, e pesante, per la sinistra. Già, perché secondo Augias dietro a questa tenuta - anzi, crescita - nei consensi c'è il fatto che "la destra rassicura" e "la sinistra non ha più quei valori". Certo, il ragionamento non è esente da critiche: "I grandi cambiamenti come l'immigrazione producono paura e la gente, quando ha paura, guarda a destra e vota a destra", spiega la firma di Repubblica (e, vien da dire, essere in grado di "rassicurare la gente" non è un risultato di poco conto). A strettissimo giro di posta, dopo le considerazioni di Augias, ecco intervenire Caracciolo, il quale piazza il carico da novanta: "Anche perché, se la gente guarda a sinistra, non trova niente". Gioco, partita, incontro: per la sinistra è ko tecnico.

 

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