DiMartedì, Bocchino fa impazzire la Piccolotti: "Voi rosicate, io ce l'ho, è qua fuori"
"Ridurre Elon Musk a uno che fuma uno spinello fa veramente scadere il dibattito. La verità è che la sinistra rosica". Picchia duro Italo Bocchino, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, davanti a un parterre di signore tutte palesemente schierate a sinistra e anti-meloniane convinte.
Ci sono Chiara Appendino, ex sindaca grillina di Torino, l'attrice e comica Chiara Becchimanzi, con cui sono scintille. Ma soprattutto c'è Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra. Tra lei e il direttore editoriale del Secolo d'Italia sono sempre schermaglie, quasi un format televisivo che Floris sfrutta a dovere quasi ogni settimana. Proprio la Piccolotti aveva ricordato le abitudini private del patron di Tesla, X e SpaceX, finito nel mirino dopo il premio consegnato a New York alla premier italiana Giorgia Meloni.
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"Quando Elon Musk lisciava il pelo a Obama era un f***go della madonna, per la Piccolotti e tutti gli altri. Quando invece elogia la Meloni e sostiene Trump semplicemente perché capisce che la civiltà occidentale va difesa da destra... Musk è un signore che ha cambiato il mondo, un visionario, un genio assoluto. E la verità è che state rosicando perché la Meloni è entrata nell'establishment internazionale, per la prima volta viene riconosciuto a una premier italiana...", "Li hanno premiati tutti, anche Draghi e Renzi", interviene Floris. Bocchino prosegue: "La verità è che la sinistra è marginale".
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"C'è una cosa che Musk ha fatto meglio degli altri: l'auto elettrica. E non è un genio, a me l'auto elettrica non piace". E Bocchino spiazza tutti, alzando le mani: "Io ho una Tesla. Io ho una Tesla parcheggiata qua fuori".