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Zona Bianca, l'esperto sul digiuno forzato: "Ecco le conseguenze per l'intestino"

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Dopo le vacanze, dieta! Milioni di italiani continuano a promettersi un regime alimentare "pane a acqua" dopo gli stravizi estivi, tra grigliate di carne e qualche bicchiere di vino, birra o superalcolici di troppo. 

Il ritorno alla vita quotidiana e allo stress degli impegni lavorativi e familiari, però, rende quasi sempre i buoni propositi assolutamente impossibili da portare a termine. Soprattutto se la dieta si trasforma in "digiuno forzato", convinti di accelerare così i tempi del dimagrimento. Una scorciatoia che non solo è controproducente dal punto di vista psicologico, ma che può risultare addirittura pericolosa da quello fisico. 

 

 

 

Ospite di Giuseppe Brindisi a Zona Bianca domenica sera su Rete 4, però, il medico e nutrizionista Riccardo Ferrero Leone, conferma come il digiuno eseguito a regola d'arte, secondo un ferreo controllo medico, possa risultare altamente consigliabile e soprattutto possa essere un regime tutt'altro che punitivo.

"Il digiuno si ritrova in tutte la tradizioni, è importantissimo, perché permette un riposo del gastro-intestino - sottolinea Ferrero Leone -. Sfiamma, abitua a mangiare meno, è qualcosa di estremamente prezioso per la salute. Si è visto che in realtà migliorano tutti i parametri metabolici e dell'organismo, con un digiuno controllato".

 

 

 

Il modello perfetto è quello messo a punto dal "guru" Valter Longo: "Più pesce, legumi, cereali integrali e digiuno 12:12". Così il biologo giura di aver guadagnato addirittura 10 anni di vita: è la cosiddetta "dieta della longevità". 

"L'intelligenza e la competenza di Longo hanno fatto sì di trasformare un digiuno molto difficile - spiega ancora Ferrero Leone -, perché se io le chiedo di bere solo acqua per tre giorni andiamo in crisi tutti quanti, invece Longo è riuscito a inserire degli alimenti per coprire comunque tutta la giornata".

 

 

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