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Ilaria Salis, cartello-choc al negozio di Pordenone: "Io non posso entrare"

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"Io non posso entrare". A Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, il titolare di un negozio si è inventato un cartello che per ovvie ragioni sta facendo molto discutere. Il locale si chiama Friûl Phone e la sua vetrina sta facendo il giro dei social. Il negozio di via Rovereto è gestito da Gianni Sartor, consigliere comunale d'opposizione a Zoppola, come riporta il Messaggero. E, per usare un eufemismo, è certo che non nutra particolare simpatie per l'eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Salis.

Sulla vetrina del suo negozio ha infatti deciso di appendere un cartello che ritrae proprio la Salis con la scritta: "Io non posso entrare". Esattamente lo stesso diktat che oggi viene rivolto ai cani, mentre anni fa simili cartelli furono uno dei simboli più tristemente noti del nazismo.

La vetrina del negozio di via Rovereto a Pordenone è comparsa anche sul profilo Instagram Crazyitalianpol. E la risonanza mediatica che ha avuto, soprattutto sul web, ha indotto lo stesso Sartor ha commentare la sua trovata. "Lo so - spiega il titolare del negozio, Gianni Sartor - la fotografia sta diventando popolare. Ma io non la rinnego. Ne avevo fatta una simile anche nei confronti di Mario Draghi", prova a giustificarsi.

 

 

Sui social molte critiche, ma c'è anche chi ha apprezzato il gesto del gestore del negozio. "Capisco che anche il titolare possa essere preoccupato", il commento di un utente. "Lo metterei anche in tutte le abitazioni d'Italia perché a rischio occupazione", il messaggio postato da Stefano.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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