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Edi Rama gela Formigli e sinistra: "Chi conosce Meloni non può non avere un buon rapporto con lei

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"Io amo i giornalisti italiani, tutti. E' un amore incondizionato". Edi Rama, premier socialista dell'Albania, è ospite di PiazzaPulita su La7. Federico Marconi, inviato di Corrado Formigli, prova a tirarlo nella polemica del conduttore. "Non tutti i politici italiani la pensano come lei. Potrebbe dirlo a Giorgia Meloni che rifiuta di farsi intervistare dalla nostra trasmissione". Ma Rama, che con la premier italiana ha un rapporto di collaborazione solidissimo assai mal visto dal Pd (suo alleato nel gruppo socialista in Europa), svicola abilmente. Prima (grossa) delusione.

"Il suo rapporto con Meloni è ottimo - gli chiede il giornalista -, ma lei è un socialista e la Meloni è la leader di un partito di destra-destra. Com'è scattata la scintilla tra di voi?". Altra mazzata sugli anti-Meloni: "Chi conosce Giorgia Meloni non può non avere un buon rapporto con lei, è una persona molto vera e diretta. Non importa se il presidente del Consiglio in Italia è di destra, di sinistra, democristiano, democratico, leghista, qualunquista. E' il presidente del Consiglio del Paese più amico e vicino, con cui l'Albania è legata a vita. Per me le ideologie sono morte quando è caduto il Muro di Berlino". Non tutti, in Italia, sembrano avere la stessa consapevolezza di Rama. 

 

 

 

Sul tavolo i due Cpr in Albania nati dalla collaborazione e dalla intesa tra i governi di Roma e Tirana. "Per l'Albania non c'è nessun costo e nessuna responsabilità legale, abbiamo dato la disponibilità a ospitare una operazione italiana in un posto che sarà completamente gestito dall'Italia", chiarisce Rama, che poi rivendica il legame con Massimo D'Alema

 

 

 

"Per me è un mentore, è difficile capire per voi da dove veniamo. Io sono cresciuto in una dittatura, io D'Alema lo vedevo in tv e non avrei mai pensato di essere definito da lui un suo amico, è una medaglia d'onore". Quindi le parole che, visto il contesto e le contingenze politiche, rischiano di far avvelenare il sangue a molti progressisti di casa nostra. "Quando mi chiedono come sarà l'Albania del futuro, e tanti mi dicono la Germania, io rispondo: 'Guardate l'Italia, è quella l'Albania del futuro'". 

Il resto del servizio? Immagini del Cpr in costruzione ("Prima mi accusano di costruire Guantanamo, poi si lamentano dei tempi di costruzione", spiegava la Meloni in conferenza stampa, parole che calzano a pennello con l'impostazione di PiazzaPulita), interviste ai manovali ("Ma qui è Italia o Albania?"), silenzi inquietanti e le consuete musiche disturbanti e claustrofobiche a disegnare uno scenario terrificante. Non per Rama, però. 

Edi Rama a PiazzaPulita: guarda qui il video dell'intervista di La7

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