Roberto Salis denuncia sei giovani leghisti per uno striscione: "Vile atto intimidatorio"
Roberto Salis, padre dell'eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinitra Ilaria, ha denunciato sei giovani militanti della Lega che avevano esposto uno striscione davanti alla casa della famiglia a Monza. "Salis sei abusiva, sei la vergogna di Monza", questa era la scritta nel cartellone. Dopo la denuncia, sono arrivate subito le proteste da parte del segretario del Carroccio Matteo Salvini e del segretario dei giovani legisti Alessandro Verri.
Quest'ultimo ha parlato di un "vile atto intimidatorio". Il coordinatore della Lega Lombarda Fabrizio Cecchetti ha invitato invece i ragazzi a "non farsi intimidire". E il capogruppo della Lega al Consiglio regionale lombardo Alessandro Corbetta ha sottolineato infine come esista "il reato di occupazione ma non di striscione".
"Suggerisco che se desiderano evitare che i loro giovani seguaci siano esposti a subire le conseguenze previste dalle vigenti leggi - ha replicato piccato Salis -, sarebbe meglio che destinassero le manifestazioni da loro organizzate nei confronti di colui o colei che ritengono debba essere oggetto delle loro attenzioni e non contro privati cittadini. E suggerisco anche ai giovani seguaci di pretendere che coloro che li espongono alle conseguenze dei loro atti li affianchino perché non è bello vedere dei politici che chiedono a degli inesperti fiancheggiatori, seppur di estrema destra, di assumersi il rischio di una denuncia stando nel loro ufficio con l'aria condizionata. È - ha poi concluso - una questione di stile!".