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Viareggio, Montanari-choc: "Cinzia Dal Pino bianca e cristiana". La colpa? Del centrodestra

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"Nessuno è un mostro, ma chiunque può fare cose mostruose", scrive Tomaso Montanari sul Fatto quotidiano, rispondendo alla lettera di un lettore, Massimo Marnetto. E la colpa, è il ragionamento del professore antifascista, critico d'arte e rettore dell'Università per stranieri di Siena, è del governo di centrodestra.

Il punto è la tremenda vicenda di Viareggio, con l'imprenditrice balneare Cinzia Dal Pino agli arresti domiciliari per aver travolto e schiacciato più volte con la propria auto, fino a ucciderlo, un ladro di origini marocchine che le aveva appena rubato la borsetta.

 

 

 

Lo spunto è la confessione del lettore del Fatto, che derubato del portafoglio a Barcellona riguardo al ladro ammette: "Lo inseguo con la rabbia che mi stravolge, forse se avessi avuto un arma gli avrei sparato". "La collera - scrive il signor Massimo - ci trasforma in un altro, che da spettatori biasimiamo. Quindi, no alla giustizia fai da te, ma non giudichiamo come un mostro quella donna, perché un mostro dentro ce l'abbiamo in molti. E non lo sappiamo".

Parole ammirevoli per il coraggio e anche l'equilibrio, che Montanari recepisce per usarle contro chi, dal centrodestra, a proposito della Dal Pino parla di legittima difesa. Quella di Viareggio, scrive Montanari, è una "atroce esecuzione privata". E scarta il tema della sicurezza e della criminalità per allargare il campo della riflessione a un piano decisamente più alto, quello dei migranti che vivono di espedienti e illegalità: "Le vite di queste persone sono tacitamente considerate di serie B, applicando alla vita quotidiana delle nostre città la stessa logica che governa il mondo: quella per cui una vita occidentale vale molto più di una vita palestinese, o sudanese".

 

 

 

Montanari ne fa una questione razziale, parlando di "una ricca signora bianca e cristiana" e del "suo miserabile scippatore nero e musulmano". Il tutto per arrivare all'invettiva politica indicando genericamente nel campo dei conservatori brutti e cattivi (al grido "Ci hanno invaso, ci minacciano, ci derubano: non possiamo reagire?") il vero responsabile di questo dramma. Perché "la creazione del nemico seminata a piene mani dagli imprenditori politici dell’odio e della paura dà i suoi frutti avvelenati". E qualcuno, leggendo le righe di Montanari, potrebbe tranquillamente rovesciare il discorso: chi è da tempo sta "costruendo il nemico"?

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