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Dritto e rovescio, Del Debbio furioso su Sangare: "Ma come si fa?"

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"Io dico, ma come si fa a lasciare libero uno come Moussa? L'hanno denunciato anche i familiari. Questo non l'hanno denunciato degli estranei, l'hanno denunciato la sorella e la madre". 

Paolo Del Debbio non trattiene la sua indignazione per il caso di Moussa Sangare, il 31enne italiano di origini maliane che nella notte tra il 28 e 29 luglio scorsi ha ucciso a coltellate Sharon Verzeni, barista ed estetista di Terno d'Isola che aveva avuto la sola "colpa" di essere uscita di sera per camminare e aver incrociato l'uomo in bicicletta, intenzionato a uccidere qualcuno a caso. 

 

 

 

Nella prima serata stagionale di Dritto e rovescio, su Rete 4, Del Debbio ricorda l'inquietante curriculum di Sangare: "Ha compiuto delle violenze in casa, raccontate dalla sorella e dalla madre, insomma... coltelli in mano, roba anche pesante, molto pesante. Pluri-denunciato, il fatto che lo abbiano denunciato i familiari non è che conta di più, ma significa che in quella famiglia quel soggetto può commettere delle cose che non vanno bene... Figurati fuori, e poi tanto è vero che è successo quel che è successo". Applauso in studio

 

 

 

"La risposta è semplice - si legge tra i commenti su X al video condiviso da Mediaset -: se uno è un delinquente, è un delinquente indipendentemente dal colore della pelle. Bisogna smetterla di avere paura di sbattere in cella un delinquente solo perché non è bianco e gridare al fascista e xenofobo a chi cerca di mantenere l'ordine", "Come si fa? Bisogna chiedere ai giudici", "Ma se li prendono e vengono subito rilasciati".

 

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