PiazzaPulita, Formigli attacca Meloni? Siluro dalla Gardini prima della diretta: "E' vero che Sara Giudice..."
"Il problema non è Maria Rosaria Boccia ma un ministro della Cultura non all'altezza. Questo non è gossip, non è una vicenda privata. Si tratta di diventare ricattabili, sono affari nostri".
Corrado Formigli comincia così la prima puntata stagionale di PiazzaPulita. "Circondarsi di collaboratori all'altezza dovrebbe essere un dovere del presidente del Consiglio. E invece Sangiuliano, Montaruli, Sgarbi, Santanchè, Salvini, Delmastro. Concludo con due domande per Giorgia Meloni: è stata davvero sua l'idea di mettere a capo della Cultura italiana Sangiuliano? Perché anziché farlo dimettere lo ha costretto a umiliarsi al Tg1? E una domanda al ministro innamorato: possibile che l'uragano Boccia non l'abbia proprio visto arrivare?".
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Il primo monologo di stagione è dunque secondo programma. E la prima puntata del programma di La7 torna anche sul caso "ombre nere", dando spazio a Fanpage e una inchiesta sui legami economici tra Fratelli d'Italia e Acca Larentia.
Ma da FdI non tacciono e con Elisabetta Gardini, vice-capogruppo dei meloniani alla Camera, parte un siluro sul giornalista. "Con la ripresa della sua trasmissione, mi auguro che Corrado Formigli voglia fare chiarezza su quanto riportato da diversi organi di stampa. Nei giorni scorsi ho letto che la giovane donna che ha denunciato per molestie sessuali i giornalisti Nello Trocchia e Sara Giudice avrebbe, per questo, perso l'opportunità di lavorare con PiazzaPulita. È quanto emergerebbe da una conversazione, rivelata dalla stampa, tra la stessa Giudice e una terza persona, alla quale la giornalista avrebbe raccontato che la presunta vittima si sarebbe fatta terra bruciata attorno per via della sua denuncia".
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"Se fosse vero, sarebbe un fatto gravissimo - tuona la Gardini -. Si configurerebbe come una vera e propria intimidazione e un messaggio devastante per tutte quelle donne che hanno il coraggio di denunciare. Confido, quindi, che stasera Formigli prenda nette distanze e smentisca pubblicamente quanto emerso dalle cronache".