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Maria Rosaria Boccia, la "diffida per atti persecutori" e quella "gravidanza": cosa spunta dal passato

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Maria Rosaria Boccia sarebbe stata diffidata da un assessore di un paese della Costiera amalfitana per atti persecutori. Il fatto, riportato da La Verità, risalirebbe al 2018. "La seppur breve 'relazione' affettiva è stata interrotta per volontà unilaterale del mio assistito alla fine del mese di luglio scorso - ha scritto l'avvocato dell'assessore in un documento riportato dal quotidiano di Belpietro -. Una fine che Ella mai ha accettato, atteso che a decorrere dal 3 agosto, giorno in cui comunicava telefonicamente al mio assistito di essere 'incinta', per il signor M.M. iniziava un incubo che di fatto lo ha indotto a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita, determinando un perdurante e grande stato di ansia o di paura".

Dopo un certo periodo di tempo, la Boccia - come si legge nell'articolo di François de Tonquédec e Gaspare Gorresio su La Verità -avrebbe informato l'assessore della negatività del suo test di gravidanza: "Tutto bene. Negativo". Ma nonostante questo, ha sottolineato l'avvocato dell'uomo, "gli atti persecutori e denigratori" sarebbero ripresi "in maniera sistematica e perdurante". Secondo il legale, "M.M. anche in presenza di altri soggetti -individuati quali persone informate sui fatti - riceveva continuamente azioni altamente menomanti della libertà fisica oltre che morale". 

 

 

 

Tra le "condotte vessatorie e persecutorie" che sarebbero state perpetrate ai danni del politico ci sarebbero dei "gravissimi episodi", secondo l'avvocato. Uno di questi risalirebbe al 23 settembre 2018, a Salerno, quando la Boccia sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del condominio dove viveva M.M. mentre citofonava "insistentemente circa sette/otto volte". "La situazione, già compromessa di per sé - ha continuato il legale - degenerava ulteriormente" quando l'episodio del citofono si verificava - a suo dire - anche in piena notte. Questo, secondo l'avvocato, avrebbe causato a M.M. "un episodio di tachicardia e paura, essendo stato svegliato senza alcun motivo in piena notte". In un altro caso, invece, l’imprenditrice avrebbe "inseguito a folle velocità" l’ex mentre lui era alla guida della sua auto.

 

 

 

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