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Ilaria Salis e Zerocalcare, il "tour antifascista": toh, ecco chi sono gli sponsor

Tommaso Montesano
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L’aveva annunciata nella risposta alle parole di Viktor Orbán contro di lei, la mobilitazione: «Continueremo a lottare per tutto questo. Per Maja, per gli antifascisti e per tutti coloro che sono dalla parte giusta della storia». E così sarà: domenica 15 settembre, alle ore 17,30, l’eurodeputata di Avs sarà alla Fabbrica del Vapore - lo spazio del Comune di Milano- insieme al fumettista Zerocalcare per lanciare la prima delle giornate della «solidarietà antifascista in Europa».

È stata la stessa Salis, dal suo account X, a promuovere gli eventi pubblicando la relativa locandina, dove svetta il disegno di un paio di caviglie legate da ceppi e catene. Un richiamo alla sua vicenda giudiziaria prima che l’elezione a Strasburgo le permettesse di uscire dallo stato di detenzione a Budapest. Suo compagno d’avventura, Zerocalcare, che al caso dell’attivista lombarda ha dedicato una serie di fumetti poi diventati un libro dal titolo “Questa notte non sarà breve”. Che poi è anche lo slogan in nome della quale Salis ha organizzato i due appuntamenti (dopo quello di Milano, infatti, ce ne sarà un secondo a Roma, domenica 21 settembre alle 18,30, presso Propaganda Schuster, di fronte alla basilica di San Paolo).

A tirare le fila degli eventi, due sigle: The Left, il gruppo del Parlamento europeo cui appartiene Salis, e Azione antifascista, la rete antagonista internazionale di estrazione extraparlamentare. «Cominciamo con le prime due tappe a Milano e Roma insieme a Zerocalcare per parlare di solidarietà e antifascismo in Europa. Vi aspettiamo!», è il tweet di Salis a corredo della locandina.

 

IL PADRE RILANCIA
Immediato il repost del padre Roberto: «Io con Ilaria spesso ho avuto divergenze politiche, ma non potete immaginare quanto sia felice che le possa esprimere liberamente (le idee, a intuito, vista la prosa involuta, ndr)». Poi un passaggio in inglese che tradotto suona più o meno così: «Orbán dovrebbe essere cacciato via dall’Unione europea». Un richiamo allo scontro di venerdì scorso, quando il premier ungherese, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, si è scagliato contro la figlia: «Venire in Ungheria in modo organizzato e commettere atti di violenza contro cittadini che camminano per strada e poi essere eletti nel Parlamento europeo è nello stile italiano, non ungherese».

Parole contro le quali sono insorti anche Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, i due leader di Alleanza Verdi e Sinistra. Poi Salis padre, non contento, rispondendo a un commento che ricordava come in Italia fosse possibile esprimere «liberamente» le idee, ha di fatto accusato Giorgia Meloni di portare l’Italia verso la dittatura: «Le può esprimere liberamente fino a quando questo governo non riuscirà a fare quello che ha fatto Orbán in Ungheria. Come sta cercando di fare! Solo che qui verrete ricacciati dove meritate e come meritate!».

 

È probabile che Salis utilizzerà i due appuntamenti per rilanciare la campagna di sensibilizzazione per un’altra detenuta in Ungheria. Si tratta di Maja T., l’attivista antifa non binaria ricordata dall’eurodeputata del tweet contro Orbán. Ventitrenne, Maja è imputata come Salis in Ungheria per presunte aggressioni contro militanti di estrema destra durante le celebrazioni dell’Honor Day a Budapest. Alla donna sono contestati due episodi di violenza: rischia fino a 24 annidi carcere. 

IL CALENDARIO
Settembre, del resto, è il mese scelto da The Left per «celebrare la resistenza» in ogni campo. Sui profili social della formazione politica radicale europea sono elencati gli appuntamenti per celebrare «la nostra resistenza, la nostra lotta per la libertà» attraverso «le arti, la musica e i dibattiti». L’agenda diffonde le feste dei movimenti aderenti alla coalizione ed evidenziato c’è anche il ritrovo di Sinistra Italiana, che si ritroverà dal 18 al 22 settembre a Torino, Milano e Barletta.

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