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In Onda, Donzelli: "Meloni in Ue senza cappello in mano, qual è la differenza con il passato"

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"Giorgia Meloni non va in Europa a cercare legittimazione, ce l'ha avuta dai cittadini". A In Onda, su La7, ospite di Luca Telese e Marianna Aprile è Giovanni Donzelli, big di Fratelli d'Italia, che tratteggia le mosse che attendono il governo italiano a Bruxelles. 

A luglio è andata in scena la partita delle nomine, con Ursula Von der Leyen confermata presidente di una Commissione Ue ancora sbilanciata a sinistra, con socialisti, verdi e liberali, nonostante il verdetto inequivocabile di giugno, con le elezioni che hanno reso i centristi del Ppe, conservatori e destre numericamente ancora più forti.

"E' stata molto delicata la partita per i vertici della nuova Commissione europea, è stata giocata su scelte difficili, come quella di non votare Ursula Von der Leyen nonostante il forte rapporto tra lei e la Meloni. Alla fine la quadra quale sarà?", domanda Luca Telese. 

In studio Donzelli è lapidario: "La quadra è quella che abbiamo sempre detto. L'Italia deve essere rappresentata nel consesso europeo con una differenza rispetto al passato. Non c'è bisogno che il governo italiano si presenti in Europa con il cappello in mano a dover votare a tutto e dire sì a tutti i costi, ma l'Italia viene rispettata per il peso politico che ha. Perché c'è un presidente del Consiglio che non va in Europa a cercare legittimazione, perché la legittimazione ce l'ha già avuta dai cittadini. E perché alle elezioni europee ha avuto un consenso maggiore che nelle politiche, unico governo in Europa". "Quindi - conclude Donzelli -, a prescindere da cosa votiamo l'Italia sarà rispettata grazie a Giorgia Meloni e agli italiani che ci hanno dato fiducia".

Donzelli a In Onda, guarda qui il video di La7

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