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Zona Bianca, Giuliacci sul Bayesian: "Possibile non ci fosse un radar di bordo? Scherziamo?"

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"Secondo me, non è stato considerato il fattore umano": Mario Giuliacci lo ha detto in collegamento con Giuseppe Brindisi a Zona Bianca su Rete 4 in riferimento al naufragio dello yacht Bayesian al largo di Palermo. "Un veliero di quel tipo - ha proseguito il meteorologo - possibile che non abbia un radar di bordo che vede il temporale a 50 chilometri di distanza e che permette di prendere le dovute precauzioni. Ma scherziamo?". 

Parlando invece di cosa potrebbe essere accaduto quella notte dal punto di vista meteorologico, il colonnello ha spiegato: "Non c'è dubbio che il surriscaldamento del pianeta sia colpevole dei fenomeni estremi". Sui fenomeni più violenti in natura, in particolare, ha detto che "sono i cicloni tropicali, uragani e tifoni, quelli lungo la fascia tropicale che in sei o sette giorni spazzano via e devastano un'area, e i temporali che danno luogo poi a trombe d'aria". Nelle trombe d'aria - ha continuato - "i venti possono raggiungere velocità superiori a quelle degli uragani. La potenza di una tromba d'aria può essere superiore a quella di un uragano. L'uragano magari non riesce a espiantare un platano di venti metri, una tromba d'aria in un secondo sì". 

 

 

 

Intanto, proseguono le indagini della Procura di Termini Imerese, che sta cercando di capire cosa sia successo realmente a bordo dell'imbarcazione all’alba di lunedì 19 agosto. Il fascicolo per naufragio e omicidio plurimo colposo è stato aperto al momento contro ignoti. Al vaglio dei pm i video e le fotografie scattate la notte della tempesta da alcuni abitanti della zona, ma anche le telecamere di sorveglianza, in particolare di una villa privata e di un cantiere nautico.

 

 

 

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