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L'aria che tira, Di Pietro: "Solidarietà ad Arianna Meloni, chi può indagare su di lei"

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"Innanzitutto, permettetemi di esprimere un gesto di solidarietà nei confronti di Arianna Meloni. Anche lei come altri prima di lei, me compreso, è stata gettata nel tritacarne mediatico-giudiziario e ne pagherà comunque le conseguenze". 

Parola di Antonio Di Pietro, l'ex magistrato e volto-simbolo di Tangentopoli, il principale protagonista di quella inchiesta su Mani Pulite che 30 anni fa sconvolse lo scenario democratico italiano a suon di avvisi di garanzia, manette, accuse di corruzione e processi (quando non gogne tout court) in pubblica piazza. 

Proprio per questo è significativo il commento dell'ex leader di Italia dei Valori, in collegamento con Francesco Magnani ospite di L'aria che tira Estate su La7. 

"Se prima non c'era attenzione adesso ce n'è tanta, tante persone si ricorderanno di chissà che cosa" su di lei. "Arianna Meloni non è Giorgia Meloni, non c'entra niente, è una dirigente di partito e come dirigente fa attività politica e istituzionale e nessuno glielo può negare".

Alessandro Sallusti, spiega Di Pietro riguardo al direttore del Giornale che per primo domenica ha lanciato lo scoop di una possibile inchiesta sulla sorella della premier per "traffico di influenze", "va preso sul serio. Non basta la risposta generica dell'Anm. Sallusti ha detto che ha fonti autorevoli e che qualcuno sta indagando. E non è detto che sia la magistratura, potrebbe essere qualche altra entità com'è successo anche a me, cono uno spezzone dei servizi deviati". E Sallusti anche lui in collegamento annuisce: "La sa lunga...". Il presidente di Anm Santalucia ha escluso un complotto, "ma come fa a escluderlo?", domanda Di Pietro.  

Di Pietro su Arianna Meloni, guarda qui il video di L'aria che tira

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