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Usigrai alla frutta: attacca Vespa per una tweet sull'Italvolley dopo l'oro

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Andrea Valle
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Straordinaria la nazionale pallavolista femminile. Complimenti a Paola Enogu e Myriam Sylla: brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente». A scriverlo su “X” è Bruno Vespa, ma il post scatena i leoni da tastiera e fa infuriare l’Usigrai, il sindacato “rosso”della Rai. A parte l’imprecisione sul cognome della schiacciatrice, c’è chi critica il conduttore di “Porta a Porta” per il fatto che ha parlato di «integrazione», mentre le ragazze d’oro in questione «sono italiane quindi «non devono integrarsi». Il giornalista precisa la sua posizione. «Non capisco la polemica. Nascere in Italia non significa niente: contano la famiglia, la formazione e purtroppo anche il colore della pelle. È l’elemento più vistoso, ma non il più rilevante. I meridionali che arrivarono a Torino negli anni ’50 e ’60 altro che integrazione dovettero affrontare... Figuriamoci Paola e Myriam in un paese dove il razzismo non è certo scomparso. Quelle due ragazze sono simbolo di terra e aria. E hanno fatto volare anche chi non le ama».


Ma è l’Usigrai a spararla più grossa: «Il post di Vespa è indegno del servizio pubblico», recita una nota, «la Rai cosa aspetta a intervenire considerata anche l’onerosa collaborazione dell’arti sta, un escamotage usato per aggirare il tetto dei 240mila euro di retribuzione nella pubblica amministrazione?». E lui replica: «L’esecutivo Usigrai è da trent'anni un disco rotto fuori della cronaca e della storia. Si cerchino un posto altrove, se hanno mercato. Provo nei loro confronti sincera, umana solidarietà per le insanabili frustrazioni che li accompagnano da sempre. Mi dispiace che rappresentino anche straordinari colleghi che hanno dato prova di altissima professionalità durante le Olimpiadi e che farebbero fortuna in qualunque emittente».

 


Sarebbe bastato questo per far diventare rossi di vergogna gli iscritti al sindacato, ma l’Unirai (l’associazione che da qualche mese ha rotto il monopolio del Soviet Usigrai) ha voluto infierire: «Ottima prova della Rai sulle Olimpiadi. Grandi gli atleti italiani. Piccoli, veramente piccoli, quelli che invece innescano ridicole polemiche contro Bruno Vespa, da anni una delle figure più autorevoli e apprezzate del servizio pubblico. Viva la Rai. Viva l’Italia a colori». E però all’Usigrai non basta: «Vespa oltre a ignorare totalmente la storia delle due giocatrici, che sono nate in Italia dove si sono formate sportivamente, sottolinea senza alcun motivo il colore della loro pelle, dimostrando un razzismo latente e una mentalità retrograda». L’Usigrai dimostra di essere nel pallone più totale. E d’altronde ricomincia il campionato di calcio...

 

 

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