A Parigi 2024, alla fine, la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici è stata un manifesto “queer” per eccellenza e non uno sportivo come ci si aspettava. In particolare, la scelta di rappresentare l’inclusività e l’unione tra i popoli con un balletto di drag queen sulla Senna che ai più ha ricordato la celebre opera di Leonardo Da Vinci, “L’Ultima Cena”, ha destato scandalo e tale è stata l’indignazione nel mondo che l’organizzazione di Parigi 2024 si è dovuta scusare pubblicamente.
Di questo si è discusso anche a In Onda, il talk di approfondimento politico estivo di La7, condotto da Marianna Aprile e Luca Telese. Tra gli ospiti, la sociologa Nadia Urbinati ha tirato in ballo Charlie Hebdo e la libertà d’espressione, ma Telese, dal canto suo, ha ribadito che la messa in scena delle polemiche “è stata una cosa brutta e quello della bruttezza è un tema e non solo una cosa soggettiva. Nulla a che vedere con il sublime del maestro Renzo Arbore nel Papocchio, per fare un paragone”.
Parigi 2024, "poi non stupiamoci se noi gay stiamo sulle scatole": cerimonia queer, uno sfogo clamoroso
«Poi non stupiamoci perché noi “froci” stiamo sulle palle! Vomitevole! Non si può preten...Al contrario, il giornalista e autore satirico Luca Bottura, difende a spada tratta il Cenacolo “queer”: "Viviamo nella parte più fortunata del mondo in cui puoi persino rileggere l'Ultima cena e non ti sparano. A quelli che dicono 'andate a farlo a Teheran' rispondo che no, non ci andiamo perché sennò ci lapidano. Tutti i giorni rompiamo le scatole al mondo dicendo che siamo superiori e che vogliamo insegnare la nostra civiltà, ebbene la nostra civiltà prevede appunto che uno possa fare una cosa, anche di cattivo gusto".
Parigi 2024, le scuse per l'Ultima cena queer: "Perdonateci se vi abbiamo offeso"
Troppo, quell'Ultima cena in versione queer proposta alla cerimonia di apertura dei giochi olimpici di Parigi 2024. ...A queste affermazioni non dà corda un altro degli ospiti presenti, cioè l’ex-sindaco di Roma, oggi nel movimento “Indipendenza!”, Gianni Alemanno: "Se noi riteniamo che la nostra superiorità sia quella di sputare addosso a noi stessi, alla nostra storia, alla nostra identità siamo fuori strada completamente. Io credo che quella immagine non solo è brutta, non solo è volgare ma è una immagine di autolesionismo rispetto alla storia, all'identità e alla nostra cultura, abbiamo visto scene quasi sataniche”. La Aprile, a quel punto, ribatte affermando che “le Olimpiadi sono l’evento inclusivo per eccellenza e questo, evidentemente, si è visto a Parigi”. Alemanno la chiude così: “Inclusivo? È stato esclusivo perché ha offeso i cristiani”.