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Joe Biden, Edward Luttwak: "Il suo cervello smette di funzionare all'improvviso per qualche istante"

Roberto Tortora
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Alla fine, dopo tanta insistenza dei suoi compagni di partito, Joe Biden ha ceduto ed ha ritirato ufficialmente la propria candidatura per la corsa alla Casa Bianca. Troppo precarie le sue condizioni di salute, soprattutto in confronto ad un avversario che, addirittura, è scampato ad un attentato mortale.

Intervistato dal Tempo, Edward Luttwak, politologo e saggista statunitense, spiega cos’è successo al presidente degli Stati Uniti in carica: “Non è esattamente Parkinson, ma viene trattato dagli specialisti come se lo fosse. Ciò significa che per qualche istante il suo cervello può smettere di funzionare. Anche durante un’emergenza, quando bisogna prendere decisioni fondamentali. Potrebbe essere, dunque, deleterio farlo restare alla guida della principale potenza mondiale. Ritengo più che ragionevole il suo ritiro. Finalmente – spiega Luttwak - sono crollate delle resistenze, che non avevano motivo di esistere. Il deterioramento psichico non consentiva a Biden di essere il candidato. Su questo non credo debbano esserci dubbi”. 

Potrà, dunque, Kamala Harris contrastare Trump o i democratici hanno già perso? Luttwak è netto: “Quanto successo favorirà Donald Trump. Prima che Biden si ritirasse c’è stata l’attribuzione dei delegati alla convention del partito, il congresso dei democratici. In quel frangente il presidente fece la parte del leone. Ragione per cui, probabilmente, ci sarà una decisione a senso unico, considerando la scelta di Joe di sostenere Harris. Non è detto che tutti gli uomini di Joe seguano il loro mentore, ma è difficile che possano cambiare parere dalla sera alla mattina. Motivo per cui nessuno si presenterà per sfidare Kamala. Nessuno, d’altronde, pensa di spuntarla sul candidato indicato dalla Casa Bianca. Ciò significa che, salvo imprevisti, sarà Harris a sfidare Trump e questo è un problema, non da poco, per i democratici”.

 

Perché Kamala Harris non può vincere? Il saggista è netto: “Gli uomini di colore la odiano. I democratici hanno sempre avuto bisogno di quell’elettorato per spuntarla sui conservatori e stavolta sicuramente questa parte d’America, che a loro è sempre stata favorevole, non ci sarà”, conclude Luttwak.

 

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