Flavio Briatore e la frase su 4mila euro al mese? Bonelli delira: ecco come risponde il "verde"
La polemichetta di cui trattiamo parte da una frase che è stata riportata nelle scorse ore dalla gran parte dei siti dei quotidiani italiani e che in effetti potrebbe suonare come una gran spacconata. Una frase che - lievissimo problema - in effetti Flavio Briatore non ha mai pronunciato, ovvero che “una famiglia in Italia con 4000 euro al mese non riesce a campare”. In realtà il ragionamento dell’imprenditore, esposto durante un’intervista a 2046, il podcast di Fabio Rovazzi e Marco Mazzoli, era un po’ più complesso di così. Le sue parole: «Pensiamo a una famiglia di quattro persone dove il marito guadagna 1.400 o 2.000 e la moglie magari ne guadagna 1.500», che sommate fanno «3.500 o 4.000 euro, che già sono cifre importanti, come fanno a vivere? Io mi chiedo: paghi l’affitto, c’è bisogno del dentista, c’è bisogno di pagare un paio di scarpe, c’è un’emergenza, come fanno? Questi sono i veri miracoli: questa gente qui tanto di rispetto perché è la cosa più difficile che puoi fare mantenere i tuoi figli e la tua famiglia».
Ora, a quanto pare Angelo Bonelli, leader Verde e socio di Nicola Fratoianni, preso tra un banchetto anti-autonomia a Frascati e un’intervista sulla necessità di ridurre i tempi della doccia- evidentemente non ha trovato il tempo per andare oltre al titolo. E così ha dato vita all’ennesimo scontro inutile con il fondatore del Billionaire: «C’è chi vive con 700 euro al mese e chine guadagna 50mila. Dà lezioni di vita ma dice no al salario minimo», dice l’ambientalista, «È giunto il momento di introdurre una patrimoniale, così da finanziare le politiche contro la povertà». Infine la battutazza: «Purtroppo dimenticavo che Briatore non potrebbe sostenerla, neanche con le tasse, perché ha la residenza a Montecarlo».
Ora, al di là dell’ironia su Montecarlo (Briatore ha già risposto in passato, precisando che le sue imprese ovviamente pagano le tasse in Italia), resta che tra i due discorsi quello preoccupante è chiaramente quello del Verde. Prima di tutto, pur ignorato nei titoli, l’imprenditore ha mostrato di essere perfettamente al corrente del fatto che per la media dei redditi italiani 4000 euro rappresentano una «cifra importante». In secondo luogo, la sua era una ovvia constatazione sul declino del potere d’acquisto degli italiani negli ultimi anni. Declino che fa sì che per una famiglia qualsiasi anche pagare il conto del dentista sia un problema. Facile immaginare quindi le difficoltà di chi incassa meno. E come ti risolve il problema lo statista Bonelli? Una bella «patrimoniale». Il tutto secondo lo schema classico della sinistra italiana moderna, quella del freak show Salis, Soumahoro, Lucano e Rackete. La vendetta sul ricco come piano economico. Il prelievo forzoso come regola di vita. Una strada che ovviamente non porta da nessuna parte, perché pensare di risollevare l’economia a colpi di tasse è semplicemente grottesco e perché il tema non è certo quello di impoverire i ricchi, ma di capire come fare in modo di restituire alla piccola borghesia – quella di cui Briatore parla – la capacità di spesa perduta, in buona parte a causa di decenni di errori in materia economica e di livelli di imposta ben al di sopra della decenza.
Un sistema per rientrare sul sentiero virtuoso potrebbe essere quello di tagliare i ponti con le politiche di decrescita felice che la sinistra sta portando avanti in Europa e sta infliggendo anche all’Italia.
Un vortice verde destinato a trascinarci nell’abisso. Purtroppo, però, toccherebbe aver a che fare con gente che riesce ad andare oltre ai titoli.