Claudia Fusani spianata da Nicola Porro: "Patrimoniale? Non serve a una ceppa, siamo fott***"
Il successo di Jean-Luc Mélenchon al secondo turno in Francia tira fuori il peggio della sinistra italiana, tornata ad invocare la "grande ammucchiata" in stile francese e anche la patrimoniale, in primissima fila Elly Schlein e Angelo Bonelli. Sempre la solita storia: vogliono "punire" i ricchi.
E di patrimoniale si parla a 4 di Sera, il programma di Rete 4 dove, tra gli ospiti, nella puntata di mercoledì 10 luglio figurava Claudia Fusani, giornalista molto vicina alle posizioni dem. E, ovviamente, Fusani si dice del tutto d'accordo con quanto proposto dalla Schlein, la patrimoniale, questo "perché chi ha di più deve dare di più". Rubare ai ricchi per dare ai poveri, sostengono i novelli Robin Hood. Eppure la stessa Fusani, a stretto giro, ammette che "abbiamo un sistema fiscale progressivo" e che la vera sfida sarebbe "combattere l'evasione fiscale". Già, la patrimoniale allora che c'entra?
In studio, però, c'era anche Nicola Porro, vicedirettore del Giornale, il quale contestava in modo aspro quanto sostenuto da Fusani e segretaria Pd. "La Schlein ha detto una stupidaggine, perché la tassazione già oggi è più che proporzionale, come ha detto Fusani", premette. "Oggi in Italia chi ha di più non paga di più solo proporzionalmente ma anche progressivamente", aggiunge.
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Dunque Porro spiega chi potrebbe essere colpito dalla patrimoniale ventilata dal Pd: "Le statistiche dicono che solo il 5% degli italiani ha un reddito sopra il 55mila euro". Ma, soprattutto, "i ricchi ricchi sono pochissimi". Ragioni per le quali "questa patrimoniale non serve a una ceppa e non porterebbe un euro, porterebbe soltanto a dare uno schiaffo in faccia ai ricchi. A meno che la patrimoniale ipotizzata dalla Schlein non voglia considerare nella ricchezza degli italiani anche la casa, e allora lì siamo fott***", conclude Nicola Porro, un fiume in piena che travolge Schlein e Fusani.
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