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Cecilia Parodi, l'odiatrice di ebrei amica del Pd si prende una denuncia

Pietro De Leo
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A volte, il tanto inseguito quarto d’ora di celebrità può essere assai dannoso. Lo insegna il caso di Cecilia Parodi, “scrittrice” che ha raggiunto l’apogeo della notorietà non per qualche sua opera bensì per un video, diventato virale, in cui manifesta tutto il suo odio per gli ebrei, gli israeliani e chiunque li sostenga. La veemenza, amplificata dalle lacrime, con cui la giovane espettora il suo sentimento antisemita ne ha portato ad approfondire le attività, facendo emergere come abbia frequentato, in qualità di relatrice, un bel po’ di convegni del Pd e di altre sigle della sinistra. Dunque l’attenzione, ancora una volta, si posa sui dem e sulla sua leader, Elly Schein.

Da quelle parti, infatti, c’è sempre un certo talento nel direzionare saette moralistiche in campo avverso, salvo poi tacere dinnanzi ai propri avvitamenti e posizioni equivoche. In realtà, la segretaria non è nuova a “contaminazioni” infelici. Basti pensare alla manifestazione Pd dello scorso novembre in piazza del Popolo a Roma, dove sventolavano alcune bandiere panarabe e nessuno disse niente. O a un webinar tenuto da Schlein qualche giorno prima delle elezioni europee, cui ha partecipato una leader della protesta universitaria anti israeliana. E mentre quest’ultima invocava l’ “intifada studentesca”, la segretaria Pd annuiva.

 

 

 

Ora, dunque, si è aggiunto il capitolo Parodi. Su cui ora, comprensibilmente, accende il faro il centrodestra. Da Fratelli d’Italia, il capogruppo alla Camera Tommaso Foti attacca: «Prima ancora della commissione straordinaria sull’antisemitismo presieduta dalla senatrice Segre, delle vergognose parole di Cecilia Parodi, attivista pro-Palestina ospite degli eventi dei giovani del Pd che vorrebbe gli ebrei impiccati per sputarci sopra, abbiamo atteso invano, almeno fino ad ora, che della vicenda si occupasse, battendo un colpo, Elly Schlein».

Sempre dal partito di Giorgia Meloni, il senatore Marco Scurria osserva: «In un momento storico in cui il livello di guardia nei confronti dell’antisemitismo è tornato a essere altissimo, riteniamo intollerabile che un'attivista di sinistra, tale Cecilia Parodi, diffonda via web degli insulti e delle minacce ributtanti nei confronti degli ebrei e di chili difende». E ripropone l’idea proposta sabato da Lucio Malan, di interessare la Commissione Segre: «Fratelli d'Italia porterà il caso all’attenzione» dell’organismo che si occupa di contrasto all’odio.

Attaccano, poi, anche gli esponenti di Forza Italia. Il numero uno degli eurodeputati Fulvio Martusciello definisce Cecilia Parodi «una odiatrice seriale». E rilancia: «Venga il 7 ottobre a Strasburgo, alla riunione del Parlamento Europeo, che per il PPE deve essere interamente dedicata al ricordo dei massacri compiuti da Hamas. Così anche lei potrà ascoltare i racconti dei sopravvissuti sulle violenze contro gli ebrei, gli stupri, gli omicidi.

L’attivista, frequentatrice dei convegni dei giovani del Pd, venga ad ascoltare queste testimonianze e creiamo nella tribuna del Parlamento uno spazio dedicato alle vittime di Hamas». In precedenza si era pronunciato sul punto anche il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri. Il contenuto del video dell’attivista, aveva osservato, «chiama in causa la responsabilità della Schlein e del partito democratico.La sinistra mediti sulle proprie azioni. Dobbiamo combattere l’antisemitismo, l’odio e la violenza, non alimentarli sostenendo personaggi discutibili».

Al di là dello scontro politico, poi, c’è l’iniziativa del Console Onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, Marco Carrai, che ha annunciato il deposito di una denuncia contro Parodi per istigazione all’odio razziale e all’omicidio. Ancora ieri, però, dal Pd su tutto questo è arrivato un silenzio granitico. Forse perché la signora Parodi è stata ospitata, con tutti gli onori, a vari eventi promossi proprio dal silente Partito democratico. È di pochi giorni fa, infatti, la partecipazione della scrittrice che odia tutti gli ebrei alla rassegna “Dialogues for Gaza” all’interno del Villa Ada Festival 2024 promosso dall’Estate romana del Comune guidato dal dem Roberto Gualtieri. La “polizia culturale”, sempre pronta a impartire agli altri lezioni sulle ideologie del ‘900 e rischi attuali, evidentemente era in vacanza.

 

 

 

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