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Giuseppe Cruciani, "una ferita democratica": irride la sinistra davanti a Parenzo

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Finita la stagione delle ospitate Mediaset, Giuseppe Cruciani si concede una trasferta in quel di La7 dall'amico di una vita David Parenzo, sodale inseparabile a La Zanzara su Radio 24. 

Ospite in studio a L'aria che tira, Cruciani contraddice a tempo record David, che introduce il tema delle elezioni britanniche con questa analisi: "La linea sull'immigrazione del premier Rishi Sunak è stata completamente sconfitta". "Non mi risulta - esordisce Cruciani - che il nuovo premier Starmer abbia ripudiato l'idea. Anzi non mi pare che sull'immigrazione abbia una linea molto diversa" da quella dei conservatori. 

 

 

 

Si scatena il caos con un coro di voci a difesa del leader laburista che ha stravinto alle urne: "L'ha ripudiata, invece, l'ha completamente ripudiata. Non ci sarà la deportazione in Ruanda". "La deportazione in Ruanda no, ma vedremo se accantonerà l'idea delle isole - precisa Cruciani -, anche perché l'idea del Ruanda era già stata mezza abbandonata da Sunak. In ogni caso la linea dura sull'immigrazione non è stata ripudiata. Tant'è che vince in Inghilterra un leader non alla Corbyn ma con posizioni più centriste e anche dure sull'immigrazione irregolare. Non arriveranno a immaginare la deportazione, che poi secondo me non è deportazione ma una linea diversa sull'immigrazione, uno vuole dare una accezione nazista che non ha". 

Quindi una riflessione sul sistema elettorale d'Albione: "L'altro leader della destra divisa, Nigel Farage, ha preso 4 milioni di voti. Cos'avrebbero detto in Italia con un leader che con 4 milioni di voti alla fine prende 4 seggi? Avremmo gridato alla ferita democratica... Quattro milioni di inglesi hanno votato per Farage e per la sua linea dura e pura. Perde una destra che non si unisce, non è che trionfa il Labour. Trionfa per il sistema elettorale".   
 

L'aria che tira, guarda qui il video di Giuseppe Cruciani


 

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