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Roberto Salis insulta Libero: "Ordine ai suoi squadristi stipendiati"

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Nuovo round del match tra Roberto Salis e Libero. Dopo la raffica di rododendri pubblicati sui social come "regalino" per chi critica lui o sua figlia, Ilaria Salis, il papà della neo-europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra nel giro di poche ore pubblica su X, l'ex Twitter, un paio di commenti decisamente poco delicati riferiti al nostro quotidiano e alle sue firme. 

Premessa. Salis scambia il diritto di cronaca (e di critica) per guerra personale e domenica pomeriggio si lascia andare scrivendo un messaggio belligerante che tira in ballo direttamente l'editore di Libero: "Angelucci invece di continuare a sguinzagliare i suoi stipendiati Daniele Capezzone, Alessandro Sallusti, Pietro Senaldi e company, che rimediano solo querele, vediamocela in TV tra di noi dove vuole e come vuole e facciamola finita! Così fanno le persone coraggiose!". 

 

 

 

Sul conto del padre dell'europarlamentare piovono tra sera e notte parecchie critiche, sia per i toni sia per il senso del tweet, con molti che gli chiedono "pietà, basta" e lo accusano di cercare visibilità dopo la sbornia televisiva di questi mesi. Una risposta di un utente, in particolare, attira la nuova stizzita reazione di Salis Sr.

 

 

 

"Ora il piccolo uomo Salis vuole anche essere ospitato ed avere più visibilità. Lei conta come il due di picche, presto sarà dimenticato da tutti", gli scrive un critico. E Salis replica prontamente: "No vede piccolo uomo, che non ci mette né il nome né la faccia, io non chiedo altro che essere lasciato in pace. Purtroppo però Angelucci ha dato ordine ai suoi squadristi stipendiati di attaccarmi per cui ce la dobbiamo vedere io e lui, mio malgrado".

 

 

 

Non pago, dopo qualche minuto Salis ha pure condiviso il messaggio privato con una autrice di Zona Bianca, su Rete 4, che lo invitava in trasmissione per proporgli il confronto televisivo mercoled 3 luglio con Capezzone o Sallusti. Risposta secca di Salis (con malcelato orgoglio): "Non mi interessa parlare con i dipendenti di Angelucci". Si accontenta di offenderli a distanza.

 

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