Emanuele Filiberto al milite ignoto, è bufera: "Offende la memoria dei morti in guerra"
È scoppiata la polemica a Nervesa, in provincia di Treviso, per l'attesa presenza domenica 29 giugno di Emanuele Filiberto di Savoia in occasione della cerimonia di inaugurazione di un monumento al milite ignoto.
Le opposizioni in Consiglio comunale, riporta il sito Leggo, hanno chiesto al sindaco di revocare il patrocinio all'evento (promosso dalla delegazione di Treviso dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'onore alle Reali tombe del Pantheon) appena hanno saputo della iniziativa che si terrà al Monumento sacrario che raccoglie le spoglie di oltre 9300 soldati caduti durante la Prima Guerra Mondiale, dei quali 3226 ignoti.
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Secondo i consiglieri di opposizione, il sacrario verrebbe violato dalla presenza "di chi si fregia di quegli stessi titoli che costarono la morte a migliaia di ragazzi durante la stessa guerra". Nel documento dell'Istituto il discendente della Corona viene chiamato "Sua Altezza Reale il Principe".
"L'Associazione del Popolo Veneto desidera esprimere la propria profonda indignazione e disapprovazione per la presenza di Emanuele Filiberto di Savoia all'Ossario di Nervesa della Battaglia, un luogo sacro che raccoglie i resti mortali di migliaia di soldati caduti durante la Prima guerra mondiale", si legge in una nota.
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"Riteniamo una vergogna e una grave mancanza di rispetto per la memoria dei nostri eroi che si inviti un membro della famiglia Savoia a un luogo così carico di significato storico. Non possiamo dimenticare che la stessa famiglia Savoia ha avuto un ruolo decisivo nel promulgare le infamanti leggi razziali e nel mandare milioni di uomini al macello durante i conflitti mondiali".
Ma la risposta del sindaco di Fratelli d'Italia Mara Fontebasso li mette a tacere: non è possibile "far ricadere sulla persona di Emanuele Filiberto di Savoia le scelte dei propri avi". La sua partecipazione "avverrà a mero titolo personale e non ha alcuna attinenza con presunte nostalgie monarchiche attribuite a questa amministrazione comunale", conclude.