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Ilaria Salis, Bernardini De Pace: "Perché non la chiamo onorevole"

Roberto Tortora
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Il Parlamento europeo, neo-eletto in tutto il Vecchio Continente, è pronto ad insediarsi a Bruxelles per cominciare i lavori della nuova legislatura. Il classico primo giorno di scuola, ora che, invece, per le scuole vere è tempo di esami di maturità. Per l’Italia, ovviamente, l’attenzione massima è per Ilaria Salis, sfuggita alla detenzione in Ungheria grazie all’escamotage elettorale con Alleanza Verdi e Sinistra. Non senza polemiche, tra gli altri temi, per le sue posizioni sull’occupazione di case popolari che incentiverebbe, secondo molti, pratiche d’abusivismo. Se ne parla a 4 Di Sera, nuovo programma di approfondimento condotto su Rete 4 da Francesca Barra e Roberto Poletti, che approfondisce temi d’attualità.

Ospite è l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, matrimonialista ed esperta di diritto della famiglia. Sulla Salis e sul debito presunto che ha con Aler, che pretende dall’insegnante brianzola una somma di circa 90 mila euro, la Bernardini de Pace non è tenera: "Ho trovato pessima tutta questa storia di Ilaria Salis, non mi sento di chiamarla onorevole e tanto meno non sono onorata di essere rappresentata come italiana in Europa”. Quanto al suo arresto e alle accuse di aggressione che pesano su di lei in Ungheria, l’avvocato non è più morbido: “Trovo che sia una persona aggressivissima, perché ha molte denunce nei suoi confronti. Non trovo che sia giusto dire che molte cose legali non sono giuste”. 

 

 

 

La pensa diversamente Paolo Cento, giornalista ed ex-parlamentare della sinistra più estrema, il quale rivendica la legittimità dell’elezione di Ilaria Salis e, quindi, il merito dell’appellativo di onorevole. Cento ricorda come la giustizia in passato ha spesso riconosciuto lo stato di necessità delle persone che, in difficoltà, hanno occupato un immobile. Su questo, però, la Bernardini de Pace dissente: “Ma per lei non era uno stato di necessità, ma solo dimostrativo", di lotta politica come affermato dalla stessa Salis”.

 

 

 

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