Antonio Di Pietro: "Ho mantenuto la residenza a Bergamo...", lezione alla sinistra sull'autonomia
In questi giorni nei talk show italiani si sta soprattutto parlando di due importanti riforme difese dal governo Meloni: premierato e autonomia differenziata. In particolare, la seconda è stata duramente attaccata dalle opposizioni, tanto da scatenare la clamorosa bagarre in Parlamento che ha visto come protagonisti il grillino Leonardo Donno e il leghista Igor Iezzi. Secondo i detrattori della proposta dell'esecutivo, con l'autonomia differenziata il Paese si spezzerebbe in due: un Italia di serie A e una di serie B.
Di autonomia differenziata si è discusso anche a L'aria che tira, il talk show politico di La7 condotto da David Parenzo. Nella puntata di oggi, mercoledì 19 giugno, Antonio Di Pietro, ospite della trasmissione, ha spiegato ai telespettatori quanto sia importante la volontà popolare per approvare un cambio di rotta istituzionale. E, per corroborare la sua tesi, ha anche rivelato un aneddoto curioso sulla sua vita personale. "Cito il mio caso concreto - ha esordito l'ex magistrato -. Sono un molisano che si è trasferito al Nord e ha vissuto tra Bergamo e Milano. Dopo aver finito la mia carriera, sono tornato in Molise, ma ho lasciato la residenza a Bergamo per un solo motivo: perché così vado a farmi visitare nelle strutture sanitarie di Bergamo e di Milano".
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L'ex ministro si è poi soffermato anche sul premierato, sostenendo che si tratti di una buona riforma istituzionale. "Sono idealmente favorevole al fatto che siano gli italiani a scegliere il proprio premier e la maggioranza che lo guidi - ha dichiarato Di Pietro - Preferisco che siano gli italiani a scegliere chi ci governerà e non i soliti giochi di palazzo".
L'aria che tira: l'intervento di Antonio Di Pietro