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Iezzi-Donno, la rissa continua in tv: "L'aggressione è tua!", "Dove vuoi arrivare? Vergognati"

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"Dove volevi arrivare? Dove volevi arrivare?". Leonardo Donno è in collegamento con David Parenzo, a L'aria che tira, e il conduttore di La7 fa il colpaccio raggiungendo telefonicamente Igor Iezzi, dopo un paio di tentativi a vuoto. Il leghista è quello che mercoledì sera ha tentato di colpire in aula il deputato del Movimento 5 Stelle, come da lui stesso ammesso, mancandolo. Nel parapiglia indegno scatenatosi in aula, Donno è crollato a terra e uscito da Montecitorio in carrozzina. Trasportato in terapia intensiva, come ha ricostruito il grillino, ha ricevuto colpi allo sterno e una prognosi di 3 giorni. 

Quando Parenzo chiede a Iezzi se abbia intenzione di chiedere scusa a Donno, la replica è secca: "Non mi risulta che nessuno dal Movimento 5 Stelle abbia chiesto scusa a Calderoli", spiega riferendosi al gesto di Donno che durante il dibattito sul Ddl Autonomia differenziata ha tentato polemicamente di coprire il ministro con una bandiera tricolore. Da lì, nel giro di pochi secondi, si è scatenato il caos.

"E' stata una seduta caratterizzata da minacce, insulti e aggressioni durate ore da parte di molti parlamentari delle opposizioni", ribadisce Iezzi, da Parenzo e anche in una intervista ad Affaritaliani.it. "La verità è che l'onorevole Donno è sceso dal suo scranno con l'intenzione di aggredire il ministro Roberto Calderoli e ci sono voluti venti commissari per fermarlo. Se non ci fossero stati non so davvero come sarebbe andata a finire. L'aggressore quindi è lui. Da quel momento è nato un parapiglia ma io come si vede benissimo nel video non l'ho assolutamente colpito. Questa non è una giustificazione ma è acclarato dalle immagini come siano andate le cose". 

 

Su X Iezzi aveva sarcasticamente accusato Donno di essere un simulatore, in stile calcistico. A La7 ribadisce di aver mancato Donno, e mentre Parenzo protesta ("Che vuole dire, allora aboliamo il reato di tentata rapina?") il deputato dei 5 Stelle, da casa, inizia a urlare come un ossesso: "Sei un soggetto pericoloso. Dove volevi arrivare eh? Cosa sarebbe successo se non ti avessero fermato? Ti devi vergognare!". Ci mancava solo il secondo capitolo: la rissa a distanza, quella televisiva.

L'aria che tira: Iezzi contro Donno: guarda qui il video

 

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