L'aria che tira, Fratoianni e Bonelli fanno il blitz al Twiga: la maglietta contro Briatore
"Eccoli là". Anche Corrado Augias sembra sconcertato dal blitz di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli al Twiga, lo stabilimento balneare più famoso della Versilia di proprietà di Flavio Briatore.
I due leader di Sinistra italiana e Verdi si presentano davanti alle telecamere di L'aria che tira, su La7, indossando delle pittoresche t-shirt personalizzate per la campagna elettorale delle europee. Da una parte il rosso Fratoianni sfoggia lo slogan "la presa della spiaggia", dall'altro il verde Bonelli scende più nel personale, prendendosela con Briatore in persona: "Mare libero, lascia Montecarlo! Paga le tasse in Italia!".
La polemica su Bolkenstein e balneari, insomma, diventa anche bastonatura per l'imprenditore più inviso ai progressisti italiani. "Siamo qui perché annunciamo la presentazione di una legge che dice una cosa molto semplice - spiega Fratoianni al microfono della inviata di David Parenzo -: la spiaggia è un bene comune e invece è diventato un bene privato. Per andare al mare le famiglie italiane spendono cifre che non si possono più permettere. Va cambiata la legge, vanno garantite spiagge libere e vanno aumentati i canoni, che sono ridicoli a fronte di introiti giganteschi".
"Prevediamo che come in Francia il 70% delle spiagge debbano essere libere. Siamo qui al Twiga perché è l'esempio massimo di questo privilegio e iniquità sociale. Il Twiga paga 21mila euro l'anno di concessione ma fattura 8 milioni di euro. In totale le concessioni demaniali che sono 12mila danno allo Stato 104 milioni di euro ma fatturano 10 miliardi. Sapete cos'ha fatto la Meloni? Ha aumentato di 3.000 chilometri la lunghezza delle nostre coste per non mandare a gara le attuali concessioni". "Vediamo la sua maglietta, a noi piacciono molto i dettagli. Briatore lascia Montecarlo. Paga le tasse in Italia!", gongola Parenzo. E Augias aggiunge: "Ma sono imperativi o notizie?"
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