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Enrico Mentana, caso-Scurati: "Se questa è censura, siamo liberissimi"

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Senza esclusione di colpi. E senza esclusione di colpi di scena. Si parla di Enrico Mentana, il direttore del TgLa7, che ospite del Festival della Tv a Dogliani ha spaziato a tutto campo. Un passaggio, pesantissimo, del suo discorso riguarda il caso di Antonio Scurati, la presunta censura del monologo in occasione dello scorso 25 Aprile, il caso su cui le opposizioni hanno montato una polemica ipertrofica. Bene, secondo Enrico Mentana, di fatto, non c'è stato alcun tipo di censura. "Scurati? Probabilmente un dirigente scemo ha deciso di non pagarlo e lui non c'è più andato. L'orazione di Scurati è stata letta e pubblicata da tutti, compresa la trasmissione in cui doveva andare in onda. Se queste sono le censure siamo liberissimi", ha tagliato corto Mitraglietta, con una significativa lezione al fronte progressista che per settimane ha urlato al bavaglio.

Dunque, ecco che il direttore del TgLa7 spiega di non escludere di fare il confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein prima delle elezioni europee, dopo che quello previsto da Bruno Vespa sulle reti Rai è franato a causa dei veti di alcuni partiti e dell'Agcom. "Il confronto in tv tra Schlein e Meloni? Non escludo di farlo, non è ancore finito il tempo", ha spiegato Mentana. "Ho un invito aperto per tutti e sei i leader, decideranno cosa fare. Non escludo che il confronto si faccia. Le regole della par condicio mi consentono questo. Sono convinto comunque che non siano i duelli finali che spostano l'elettorato", ha rimarcato.

 

Infine, il direttore ha smentito ogni suo possibile passaggio a Nove. "Non c'è la fila di gente che mi chiede sei libero?. Si è parlato tanto della Nove, vedrò l'amministratore delegato Araimo oggi per la prima volta. Mai avuto nessun contatto", ha dichiarato Mentana. "Con Rai e Mediaset ho contatti perché ci lavoro tantissimo. Ho lavorato benissimo a La7. Il 15 gennaio compio 70 anni, il mio futuro è ai giardinetti". E ancora: "O rinnovo, o vado ai giardinetti o se arriva il principe azzurro che mi offre mille miliardi e mi lascia libero ci faccio un pensiero", conclude Enrico Mentana.

 

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