Eredità Agnelli, John Elkann messo all'angolo dal giudice: "Fuori i documenti"
Punto a favore di Margherita Agnelli nella battaglia legale con i suoi figli sull'eredità dell'Avvocato e della madre Marella Caracciolo. John Elkann infatti, secondo quanto riporta il Fatto quotidiano, "dovrà sedersi davanti a un giudice civile di Torino e dire ciò che sa sulla vera eredità di sua nonna Marell" ma anche "su tutte le società offshore e tutti i conti esteri intestati alla vedova dell’Avvocato, morta il 23 febbraio 2019".
John, Lapo e Ginevra Elkann, insieme con il notaio svizzero Urs von Grünigen (che ha redatto il testamento di Marella e l’inventario della successione) "dovranno produrre l’intera documentazione su 5 società delle Isole Vergini Britanniche". oltre a quella di "un lunghissimo elenco di conti bancari", da New York a Hong Kong.
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È la decisione del giudice istruttore Giuseppina Aloj, "che segna un importante punto a favore di Margherita", un "primo assist, per le istanze di Margherita e del suo legale Dario Trevisan, che si affianca all’inchiesta penale aperta sempre a Torino dopo un loro esposto e che vede come indagati, per reati fiscali e truffa ai danni dello Stato, i fratelli Elkann, il notaio svizzero e il commercialista Gianluca Ferrero".
Non solo. La giudice Aloj "ha anche chiesto a Von Grünigen i documenti, mai allegati dagli Elkann agli atti, riguardanti il capitolo dell’inventario dell’eredità sulle “donazioni 2010-2014” compiute da Marella Caracciolo.
"Si tratta di carte che potrebbero indicare anche opere d’arte molto pregiate della Collezione Agnelli, conservate nei caveau delle residenze svizzere della vedova dell ’Avvocato, o delle quali Margherita ha denunciato alla Procura di Milano la scomparsa".
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La giudice Aloj "non ha tenuto conto delle obiezioni dei legali degli Elkann che indicavano nell’a cordo transattivo, stipulato in Svizzera nel 2004 tra Margherita e la madre e con il quale la prima rinunciava a ogni altra pretesa riguardo alla successione del padre Gianni, un elemento che può far decadere l’attuale processo".
Di più, "nell’ordinanza, ha anche respinto le richieste degli Elkann di sottoporre a verifica l’autenticità delle firme della nonna sulle cessioni a loro favore della società Dicembre (è la capofila dell’impero Exor) contestata da Margherita: perché hanno prodotto solo fotocopie".
Intanto il 2 dicembre prossimo, saranno sentiti i testimoni. In particolare, molti dei dipendenti che assistevano Marella in Italia, in Svizzera e in Marocco. Alcuni di loro hanno già detto ai pm e alla Guardia di Finanza che la vedova dell’Avvocato non trascorreva in terra elvetica più di un mese all'anno: il che le avrebbe impedito di fare testamento secondo la legge elvetica.