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Otto e mezzo, Caracciolo: "Vuoto impressionante, perché Israele è in pericolo"

Lucio Caracciolo

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"Il conflitto tocca delle corde molto profonde. Basti pensare all'antisemitismo, anche se non penso che possa essere qualificato antisemita tutto quello che attiene  a una posizione propalestinese": Lucio Caracciolo, intervenuto nello studio di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, lo ha detto a proposito della guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas. Uno scontro divenuto più violento dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. 

"Sul terreno - ha proseguito il direttore della rivista di geopolitica Limes - le cose sono diventate sempre più un massacro, soprattutto dal punto di vista israeliano, è una sorta di guerra contro se stessi. Se consideriamo il clima internazionale dopo il 7 ottobre, ora è impressionante il vuoto che Israele ha creato intorno a sé. oggi è molto più in pericolo di quanto non fosse il 7 ottobre". Il riferimento è al fatto che non tutti, anche all'interno di Israele, sono d'accordo con i modi con cui Netanyahu sta gestendo il conflitto.

 

 

 

A quel punto la Gruber ha chiesto quale sia il ruolo del presidente americano Joe Biden, che non è riuscito né a far cadere il governo di Netanyahu né a condizionare le scelte del premier. Secondo Caracciolo, però, il problema non è il presidente ma proprio il Paese: "C'entra la perdita di credibilità dell'America, non dimentichiamo l'Afghanistan. L'America non viene più creduta nemmeno dai suoi partner teoricamente più vicini come Israele".

 

 

 

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