Otto e Mezzo, Roberto Salis fuori controllo con Bocchino: "Io non sono fascista"
Un primo spiraglio per Ilaria Salis: la trentanovenne attivista milanese, candidata con Avs alle prossime elezioni per il Parlamento europeo, potrà lasciare il carcere dopo sedici mesi di detenzione e accedere ai domiciliari a Budapest, in Ungheria.
È stato accolto il ricorso dei suoi legali e questo trasferimento potrebbe essere propedeutico ad un suo possibile rientro futuro in Italia. La donna, lo ricordiamo, era stata arrestata con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Di questo si dibatte a Otto e Mezzo, la striscia di approfondimento politico pre-serale di La7, condotta da Lilli Gruber. In studio, tra gli ospiti, c’è il direttore editoriale del Secolo d’Italia, Italo Bocchino, mentre in collegamento c’è proprio il padre dell’attivista, Roberto Salis.
Ed è subito scontro tra i due. Bocchino stigmatizza, in ogni caso, il comportamento della figlia, a prescindere dalla sua carcerazione, ma in vista della sua rappresentanza come candidata alle europee: “Lei che è un legalitario di destra, è un uomo di destra liberale, da quanto ho letto dei suoi scritti sui social degli anni passati, sa bene che questi non sono comportamenti accettabili in una società normale”. La Gruber, invece, prova a dar sostegno così: “Ma non sono nemmeno accettabili delle condizioni di carcerazione preventiva come quella della Salis”.
Salis, infine, prende subito le distanze dall’ex-deputato: “Guardi che io con lei ho pochissimo da spartire, io sono liberale, non sono fascista. C'è una persona che ha fatto più di mia figlia, cioè il ministro Salvini, vice-presidente del Consiglio. Se la può fare Salvini la politica, perché non può farla anche mia figlia? Me lo può spiegare concretamente con qualcosa di tangibile che possa capire anche un bambino?”.
Sempre Salis, stavolta al momento dell’annuncio della scarcerazione e del trasferimento ai domiciliari, aveva così commentato la notizia sulla figlia: "Non è ancora fuori dal pozzo, ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo".
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