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Italo Bocchino gela Roberto Salis: "Le speranze per suo figlia sono scarse"

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"Dobbiamo essere tutti felici del fatto che Ilaria Salis lasci il carcere e vada ai domiciliari in Ungheria, nella speranza che possa venire quanto prima, in base alla normativa europea, a scontare i domiciliari in italia in attesa del processo e che abbia un processo giusto": questa la premessa fatta da Italo Bocchino da Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. Il direttore del Secolo d'Italia, poi. rivolgendosi al padre della 39enne detenuta a Budapest, Roberto Salis, in collegamento con il talk, ha aggiunto: "Voglio dire una cosa per particolare rispetto nei confronti di Roberto Salis che con grande dignità, rigore e garbo umano ha difeso la figlia: mi dispiace che essendo in campagna elettorale, ora prenda le distanze dal governo". 

"Questo governo - ha sottolineato Bocchino - in un anno e mezzo ha portato a casa Patrick Zaki, non erano riusciti gli altri a farlo, e Chico Forti: così sicuramente ha dimostrato una grande capacità diplomatica, assicurando la dignità e il rientro in Italia di determinati cittadini". Poi, tornando al caso della Salis, ha proseguito: "Non dobbiamo sapere la verità, anche perché è una decisione della magistratura, di certo l'intervento del governo italiano ha sensibilizzato anche la magistratura ungherese, che si è resa conto che era in vetrina a quel punto". 

Qui l'intervento di Bocchino a Otto e mezzo

 

 

 

Infine, sulle possibilità che la Salis venga eletta alle europee dell'8 e 9 giugno, Bocchino è stato piuttosto pessimista: "Il padre è ottimista sull'elezione di sua figlia, ma i sondaggi le danno scarse speranze. Non abbiamo ancora visto un solo sondaggio dire che la lista in cui è candidata, quella di Avs, supererà lo sbarramento del 4%".

 

 

 

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