De Luca insulta Don Patriciello, Schlein resta in silenzio: il parroco la inchioda
"Le parole di De Luca sono state una pugnalata al cuore. Sono parole che fanno male, sono pericolose e ci fanno perdere tempo prezioso". Così don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, commenta nuovamente ai microfoni di Rainews 24, le sprezzanti dichiarazioni del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che venerdì lo ha dileggiato definendolo "il Pippo Baudo dell'area nord di Napoli" per il suo sostegno alla riforma del premierato fortemente voluta dalla premier Giorgia Meloni.
La presidente del Consiglio sabato mattina ha espresso la sua piena solidarietà al parroco di Caivano, con cui aveva già collaborato per risolvere la situazione di totale degrado e abbandono della popolosa area alle porte di Napoli, dopo le tragiche notizie di cronaca della scorsa estate. "Sarei contento - ha sottolineato don Patriciello - se le stesse parole della Meloni le dicesse anche la Schlein". "Sono pronto a stringere la mano a De Luca, ma quelle parole sono state del tutto fuori luogo", ha concluso il parroco.
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Il riferimento a Elly Schlein non è casuale. La segretaria del Pd, il partito del governatore, non ha infatti ancora speso una parola per condannare gli eccessi di De Luca, il dem più potente nel Mezzogiorno, o quantomeno esprimerei il proprio sostegno all'attività di don Patriciello. Un silenzio imbarazzante e gravissimo.
"E' incredibile che il M5s e il Pd, che si riempiono sempre la bocca con parole come le legalità e contrasto alla criminalità, non abbiano ancora preso le distanze dalle assurde dichiarazioni del presidente della regione Campania", ha sottolineato non a caso Lucio Malan, il presidente dei senatori di Fratelli d'Italia. "Parole che delegittimano e rischiano di isolare un esempio della lotta contro la camorra, esponendolo anche a rischi per la sua stessa incolumità", denuncia Malan. Parole, queste ultime, peraltro sottolineate dallo stesso don Patriciello ai microfoni di Rainews 24.
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"Atendiamo che Pd e M5S non rimangano in silenzio, stanno con Don Patriciello o con i deliri di De Luca?", incalza anche il senatore di FdI Sergio Rastrelli, segretario della Commissione Giustizia e componente della Commissione Antimafia. Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi esprime "la mia solidarietà e il mio abbraccio a don Maurizio Patriciello, il cui impegno per i più emarginati merita rispetto e sostegno e non le gravissime parole di scherno e derisione di cui è stato vittima". Per Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato e senatrice di Forza Italia, "è inaccettabile che il presidente della Regione dove la battaglia contro la Camorra deve essere quotidiana e feroce, sbeffeggi e offenda il prete simbolo dell’anticamorra, solo per il fatto di non essere ostile al governo. De Luca può decidere se continuare a fare gli show a cui ci ha abituati, che a volte, sono onesta, fanno anche ridere, perché avrebbe sicuramente una carriera come comico. Ma quello che non può fare è irridere un simbolo della lotta alla camorra come padre Maurizio. Perché quando lo fa un rappresentante delle Istituzioni si lancia un messaggio pericoloso: quando delegittimi chi combatte la criminalità stai dicendo che lo stai lasciando solo alla mercé della malavita. E le conseguenze, la storia ci insegna, possono essere drammatiche".