Otto e mezzo, Travaglio contro Nordio: "L'uomo politico più smemorato del mondo"
"A me copisce Nordio, forse l'uomo politico più smemorato del mondo": Marco Travaglio lo ha detto in collegamento con Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 in riferimento al commento del ministro della Giustizia sull'arresto del governatore della Liguria Giovanni Toti. In merito a questa misura cautelare, infatti, il guardasigilli ha spiegato di avere dei dubbi sulle tempistiche. Il direttore del Fatto Quotidiano, allora, ha tirato fuori una storia risalente al 4 giugno 2014: "Nordio ottenne l'arresto di 35 persone, tra cui il sindaco di Venezia e l'ex ministro Galan, per le tangenti del Mose".
"Lui che ce l'ha tanto con le intercettazioni - ha proseguito Travaglio riferendosi a Nordio - fece 300mila ore di intercettazioni e il blitz scattò 4 giorni prima del ballottaggio delle amministrative. Questo ci fa pensare che esistano due Nordio, uno che faceva il magistrato e quello che oggi fa il ministro e che accusa gli ex colleghi di fare esattamente quello che faceva lui".
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Sulle accuse mosse a Toti, invece, Travaglio ha detto: "È un terremoto il fatto in sé, che ci sia Toti agli arresti domiciliari, fatto abbastanza raro anche per i bassi standard etici della politica italiana. E poi c'è l'appendice del braccio destro di Toti, accusato di aver comprato voti da clan mafiosi". Sulla questione si è espresso anche Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d'Italia, pure lui ospite della Gruber: "Aspettiamo di capire cos'è successo, bisogna leggere con calma gli atti prima di giudicare ed evitare quello che succede di solito in Italia, una condanna mediatica prima del processo".
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