Paola Ferrari, stoccata a Carlo De Benedetti: "Cosa pensava di me mio suocero"
Una lunga intervista in cui Paola Ferrari si racconta, ripercorrendo la carriera ma anche la sua infanzia, i momenti più difficili e le scelte di rottura, come lasciare la scuola a 15 anni. Una lunga intervista, concessa al Corriere della Sera, in cui parla anche di Marco De Benedetti, suo marito, figlio di Carlo De Benedetti. Già, Paola Ferrari - che rivendica con orgoglio il suo essere di destra e femminista - insieme al figlio dell'Ingegnere, la presunta "tessera numero 1" del Pd.
Quando le chiedono come abbia conosciuto suo marito, la giornalista Rai spiega: "Ci ha presentati Alba Parietti, che è una delle mie migliori amiche. Mi ha costretta ad accompagnarla a una cena dove c’era anche lui: non volevo andare, mi ha tirata fuori dalla vasca da bagno". Fu colpo di fulmine? "Macché. Mi ero appena sfidanzata: un legame di otto anni con uno apparentemente perfetto. Di notte lo guardavo mentre dormiva e dicevo non è lui. Le persone per capirle le devi guardare mentre dormono".
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Quando le chiedono se Marco De Benedetti la avesse corteggiata con insistenza, spiega: "Dopo quattro mesi mi ha chiesto di sposarlo. Si è dato molto da fare per conquistarmi, aiutato anche dalla mamma Mita, che era un’amica di Alba e poi è diventata anche amica mia. Lo metteva al corrente dei pranzi ai quali partecipavo e lui passava per il caffè...".
Poi la domanda sul suocero, Carlo De Benedetti: faceva il tifo per lei? "Non credo. All’inizio pensava che fossi una delle tante, che me ne sarei andata in fretta. Quando ha capito che potevo restare non è stato molto carino, mi ha lanciato più frecciatine", ricorda. E come furono le presentazioni a casa De Benedetti? "In montagna, in una casa stupenda accolta da camerieri in guanti bianchi. Io che arrivavo da un contesto diverso ero colpita, ma quel mondo non mi ha cambiata. A Marco ho detto subito che con me si poteva scordare le cene di rappresentanza: a casa invito solo gli amici", conclude tranchant Paola Ferrari.
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