Piero Fassino, Giuliano Ferrara: "Il diritto al taccheggio al Duty Free"
"Il Duty Free è un obbligo che dovrebbe prevedere, invece che un’occhiuta vigilanza del personale spionistico, una quota taccheggio specie per le persone perbene": Giuliano Ferrara ironizza sul Foglio sul presunto furto di profumo da parte del deputato dem Piero Fassino a Fiumicino. "Tra i tanti diritti si sono dimenticati il diritto al taccheggio", ha proseguito. Con tono sarcastico ha parlato anche della sua esperienza: "Ho avuto mille volte la tentazione di taccheggiare, magari per una bottiglia di Rum, il mercatino dei falsi ricchi dell’aeroporto: non l’ho fatto perché non essendo sopraffatto dalla virtù, ma curioso del suo opposto, il vizio, sapevo che mi avrebbero beccato subito, grosso come sono e maldestro".
Sull'onorevole, in particolare, ha scritto: "Piero Fassino, come il padre dell’imperatore Adriano secondo Marguerite Yourcenar, è un uomo 'sopraffatto dalla virtù', come capita a non pochi torinesi (viene da Avigliana, ma fa lo stesso). La virtù è il tarlo roditore del suo berlinguerismo e l’origine di certe sue uscite politiche innocenti". E ancora: "La cazz*** che gli è imputata […] è il virtuoso e inconscio depredamento di un Duty Free, la cosa più obbrobriosa della società moderna. Per uno Chanel, poi, che è un profumino della malora, neanche un Armani Acqua di Giò o un Paco Rabanne o il vecchio Ma griffe, che era l’essenza amata di Rossana Rossanda. Tutto sbagliato, ma tutto da rifare".
"Assunzione di sommarie informazioni": il caso Fassino si ingrossa, il retroscena
Infine, facendo riferimento a se stesso, ironicamente ha chiosato: "Sappiano al Duty Free di Fiumicino che quando un sedentario che non viaggia più perché la sua grossa cagna non vuole […] si introducesse nel Duty, bè, bisognerà dargli un’occhiata supplementare. Fassino è notoriamente un uomo distratto, anche dalla virtù, io no".
Fassino, voci indiscreta dal Pd: "Grande imbarazzo", chi è l'unica che lo difende