Riondino, foto di Ignazio La Russa a testa in giù: lo sfregio del regista
"La cosa veramente divertente è che c’è stato un tempo in cui i fascisti erano più autentici, più spavaldi, erano leoni, anche se solo per un giorno": inizia così il post del regista pugliese Michele Riondino, che in occasione del 25 aprile ha pubblicato su Facebook una vecchia foto in cui l’attuale presidente del Senato Ignazio La Russa viene ritratto con altri vecchi esponenti della destra accanto a un ritratto di Benito Mussolini. Riondino, però, ha pubblicato questa immagine al contrario, facendo così un chiaro riferimento a piazzale Loreto, dove il cadavere del Duce venne esposto appeso per i piedi alle travi di un distributore di benzina.
I fascisti - ha continuato Riondino nel post - "rivendicavano la loro identità senza paura di essere accusati di essere traditori e assassini della patria. Oggi invece hanno paura di definirsi, di rivendicare la loro fede. Tradiscono la loro identità giurando sulla costituzione antifascista e poi per stare seduti sulla poltrona diventano campioni della super cazzola, cintura nera di arrampicata sugli specchi. Lo dico sinceramente. Non ci sono più i fascisti di una volta. Solo pecore. Ecco cosa sono i fascisti di ieri che sono diventati i governanti di oggi. Meglio una vita da pecora che un giorno da leoni. Viva la resistenza".
Non c'è dubbio, ora, che il gesto provocatorio dell'artista pugliese sia destinato a far discutere. Tra l'altro, non è nemmeno la prima volta che esponenti di destra, in particolare di Fratelli d'Italia, vengono raffigurati a testa in giù. In alcune occasioni, è capitato con i manifesti della premier Giorgia Meloni nonché col suo libro, messo "a testa in giù" sugli scaffali delle librerie.