Tomaso Montanari, la sparata del prof violento da salotto
Arrivano i nostri. I combattenti che pur dovranno guadagnarsi la pagnotta. E ieri c’era la distribuzione di pane e antifascismo. Che non vale per chi ci crede davvero: da una parte all’altra della barricata il rispetto dovrebbe valere sempre.
Ma non per gli speculatori; quelli che hanno bisogno della vetrina per darsi da soli patenti di democrazia, pronti ad eccitare i loro allievi a bocca aperta contro il pericolo che non c’è e che loro invece evocano. Campioni dei gioco, nella giornata di ieri, fatidico 25 aprile, sono stati due professori e già a leggere i loro titoli dobbiamo tentare di stringere al petto i nostri figli, che potrebbero esserne turbati all’ascolto. Alessandro Barbero, Tomaso Montanari: entreranno sicuramente nella storia come galleristi del nemico inesistente.
Il primo si è esibito in un video che pareva una gag, tutto sorridente a far finta di essere serio. Con lui, la X verrebbe tolta dalla schedina. O 1 o 2, senza pareggio. Sei antifascista? No, allora sei fascista. Resterebbe muto se gli chiedessero: scusi, ma dov’è che ci si iscrive? Sono quelli che recitano tenendo famiglia. E quindi... (...)
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