La signora Halilovic sfida Del Debbio: "I rom fanno bene a rubare, ci siamo stufati"
Borseggiatrici scatenate, ogni giorno centinaia di furti sia sui mezzi di trasporto pubblico sia per le strade. Di giorno, di notte, a qualunque ora, soprattutto nelle grandi città dov’è più facile operare tra grandi ali di folla dei pendolari che ogni giorno si muovono di quartiere in quartiere.
Una situazione sempre più insostenibile, che mette a repentaglio la sicurezza ed il portafogli dei cittadini. Di questo tema si parla diffusamente a Dritto e Rovescio, il programma di approfondimento politico e sociale di Rete4, condotto da Paolo Del Debbio. Tra gli ospiti, c’è in collegamento, dal campo rom di Via Lombroso a Roma, la famiglia Halilovic con la signora Humiza e il signor Dejan, chiamati a spiegare il perché di questo agire illegale quotidiano e impunito.
"Calci e pugni, perché non denunci?": Cruciani fa a pezzi il mediatore rom | Video
Le spiegazioni della signora Halilovic hanno del surreale e giustificano i furti: “Non riusciranno mai a fermare i furti, perché quella è una sopravvivenza e fanno bene a rubare, lo sai perché ti dico questa cosa qui (rivolgendosi a Del Debbio, ndr)? Perché ci siamo stufati pure noi, sempre questa storia come se la legge non esistesse o la polizia non ci fosse. Ci si mettono in mezzo persone, i giornalisti in questo caso, che non c'entrano niente con la legge, son persone normali e rischiano anche la loro vita. La povertà è una brutta cosa, uno non ha più limite quando ha necessità, non vede nessun’altra possibilità che quella di rubare per mantenere figli e altro".
"Prendete come governante a casa una persona rom?": Capezzone zittisce la sinistra | Video
Interviene, allora, anche il direttore editoriale di Libero, Daniele Capezzone, che rievoca una vecchia intervista fatta dal Corriere a una rom qualche tempo fa: "È capitato che un giorno mettessi in tasca 1.000 euro, ma anche 500 euro sono una fortuna, perché ora la gente gira con poco contante. Ma io ho pazienza, agisco 7 giorni su 7, dalla mattina alla sera". Quindi Capezzone conclude di suo e si rivolge a Gennaro Spinelli, presidente dell’Unione delle Comunità Romanes in Italia: "500 euro per 30 giorni fa 15mila euro al mese e voi dovreste isolarli".