DiMartedì, Augias contro Meloni: "Querela a Canfora? Dolore e indignazione"
"E' un segnale di insofferenza alle critiche": Corrado Augias lo ha detto nello studio di Giovanni Floris a DiMartedì su La7, riferendosi ad alcune delle querele presentate di recente da esponenti politici, come quelle di Giorgia Meloni per Luciano Canfora e Roberto Saviano; quella di Arianna Meloni per Natangelo; quelle di Francesco Lollobrigida per Donatella Di Cesare e Tomaso Montanari.
"Queste querele sono di diversa natura e a diverso livello - ha commentato il giornalista - ma ci sono alcune che mi addolorano e mi indignano, in particolare quella al professor Luciano Canfora, rinviato a giudizio. Però Floris, quale nobiltà sarebbe stata da parte della presidente del Consiglio dire: il professor Canfora ha sbagliato ma nel frattempo da quando lui ha detto quelle parole io sono diventata presidente del Consiglio e non posso trascinare in giudizio uno dei più illustri filologi italiani, perché non è giusto". E ancora: "Quando Canfora disse quelle parole, 'neonazista nell'anima', Giorgia Meloni era solo il capo di un partito di opposizione, era un leader politico".
Qui l'intervento di Augias a DiMartedì
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Degli attacchi gratuiti Augias li ha riservati anche a Silvio Berlusconi, commentando la decisione del governo di emettere un francobollo commemorativo in suo onore: "Imprenditore geniale, tuttavia è stato un uomo di Stato deplorevole. Fargli un francobollo significa continuare a dare il cattivo esempio".
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