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Angelo D'Orsi rischia il processo: "Presi a manganellate da poliziotti drogati"

 Angelo D'Orsi

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Accuse troppo pesanti per essere ignorate. Il professore Angelo D'Orsi aveva detto in tv che le manganellate degli agenti agli studenti durante le manifestazioni a Pisa e Firenze erano dovute al senso "di rivalsa" e al consumo di "droghe" da parte della polizia. Ora il sindacato di polizia lo trascina in tribunale.

"Il nostro legale, avvocato Gigante dello studio legale Picozzi e Morigi, come preannunciato, ha depositato alla Procura di Roma una denuncia querela nei confronti del professor D'Orsi e alla procura di Bari una denuncia querela nei confronti dell'autrice Emanuela Megli", annuncia il segretario generale del Siap - sindacato di polizia - Giuseppe Tiani, ricordando che erano state preannunciate "azioni a tutela della dignità professionale, personale e delle famiglie dei poliziotti".

 

 

Il professore, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica, su Rete 4, nella puntata del 26 febbraio scorso, disse: "Quando vedo il poliziotto che manganella con un piacere di farlo due cose mi vengono in mente. Uno, per quel manganello c'è una sorta di rivalsa sociale verso lo studente, quasi invidia", della serie, "tu stai studiando, sei un privilegiato, io non sto qui a farmi massacrare con stipendi bassi". E aggiunse: "La seconda cosa è il fatto che troppo tanto spesso, tanto sovente quei poliziotti, e me lo dicevano nelle interviste che ho fatto dal '69 al '72, hanno assunto delle droghe, hanno assunto delle sostanze per reggere il peso, questo però ti fa perdere anche i freni inibitori".  Accuse pesantissime di cui ora Angelo D'Orsi dovrà rispondere. 

 

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