Ramadan, Bernardini De Pace: "Donne in un recinto, dove sono Boldrini e femministe?"
La festa di fine Ramadan ieri a Roma ha visto da una parte gli uomini di religione islamica intenti a pregare; dall'altra le donne rinchiuse dentro dei recinti. Una situazione inammissibile secondo Annamaria Bernardini De Pace, che in un'intervista al Tempo ha detto: "Dove sono la Boldrini e l’associazione Non Una di Meno? Ci sono donne chiuse in un recinto come oche e nessuna di loro proferisce parola". Secondo l'avvocata, esperta di diritto della famiglia, il problema è che si tratta di "persone che vengono in Italia e non si vogliono integrare alle leggi, alle abitudini, agli usi, alle correttezze del nostro Paese. Mettere le donne chiuse in una gabbia, come galline, significa disprezzare la femminilità".
La Bernardini De Pace ha spiegato che questo tipo di celebrazione andava evitato: "Non si doveva fare. Solo certi soggetti di sinistra vanno incontro a tali comportamenti, anzi sono asserviti agli altri, che siano immigrati, musulmani o di qualsiasi altra religione". E sul comportamento tenuto da quegli uomini ieri ha poi aggiunto: "Questi soggetti dovevano essere perseguiti dalla polizia perché sul territorio italiano si sono permessi di insultare, ingiuriare e far subire violenza alle donne. Non potevano fare nulla di più".
Ramadan, l'Islam e le donne nel recinto: le femministe stavolta non parlano
L'avvocata ha rivelato che alla vista di certe immagini le viene naturale farsi delle domande: "Dove è la Boldrini? Dove è l’associazione 'Non Una di Meno', che però si dimentica delle musulmane? Facciamo tanto per affermarci, rendere l’uomo rispettoso dei nostri principi e poi non facciamo nulla di fronte a episodi del genere". Infine una stoccata: "L’Italia è un Paese nel quale quelli di sinistra si inginocchiano a tutti. Prima o poi tutti loro diventeranno musulmani".
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