Foibe, Gasparri contro Gualtieri: "Vergognoso viaggio del negazionismo"
Sulla carta il "viaggio del ricordo" organizzato dal Comune di Roma con l'obiettivo di offrire un percorso formativo conoscenza, ricerca e approfondimento sulle vicende del confine orientale italiano, per promuovere tra le giovani generazioni la storia e il ricordo delle foibe e del dramma dell’esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, è un'iniziativa meritevole. "Studenti e studentesse delle scuole superiori si muoveranno, tra l’8 e il 10 aprile, tra Trieste, Istria e Pola, riscoprendo la memoria come "elemento essenziale per contrastare fenomeni di intolleranza, xenofobia e fanatismo ideologico, per un’educazione volta alla pace e al rispetto dei diritti umani", si legge infatti sul sito del Campidoglio.
Se non che il capogruppo al Senato di Forza Italia Maurizio Gasparri si è preso la briga di andare a leggere il programma di viaggio e immediatamente ha avuto una reazione di sdegno. Durante il tour è infatti previsto anche un omaggio al monumento, a Basovizza, dei quattro terroristi del TIGR, la tristemente nota organizzazione terroristica slava che aveva come scopo quello di togliere l' intera Venezia Giulia all'Italia per annetterla alla Yugoslavia.
"E’ davvero triste che il Comune di Roma trasformi i viaggi del ricordo, dedicati ai martiri delle foibe e agli italiani vittime dell’esodo dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia in un’iniziativa negazionista", ha tuonato l'azzurro spiegando che "nel percorso, infatti, che gli studenti affronteranno nei prossimi giorni, accanto a delle tappe dovute, si affiancheranno momenti dedicati a chi con azioni terroristiche e contribuendo al massacro degli italiani non fa certo parte di quelle tappe a cui i viaggi del ricordo dovrebbero essere dedicati".
"E’ veramente da biasimare l’iniziativa del Comune di Roma e la decisione, che non può non essere attribuita al sindaco Gualtieri, di trasformare così una iniziativa importante", ha continuato ad attaccare Gasparri. "Il negazionismo sulle foibe continua evidentemente a emergere". "Ribaltare la verità della storia e lo scopo di questi viaggi culturali è davvero una scelta vergognosa", ha concluso il capogruppo azzurro.
Sulla stessa lunghezza d'onda Federico Guidi, dirigente romano di FdI e nipote di esule Istriana che parla di "una inaccettabile provocazione da parte dell'amministrazione di Roma Capitale targata PD, che va a sminuire e a alterare il significato profondo che i viaggi del Ricordo nei luoghi della civiltà Giuliano Dalmata". "Una provocazione", aggiunge Gudi, "che tenta di avallare il tentativo negazionista di giustificare la terribile pulizia etnica compiuta ai danni degli Italiani della Venezia Giulia dal 1943 in poi con la favoletta di una pregressa repressione italiana nei confronti della minoranza slava".