Agnelli-Elkann, confermato il sequestro delle carte
Smentendo le previsioni dei diretti interessati (anticipate da Libero questa settimana), il tribunale del riesame di Torino ha deciso ieri di imprimere un’accelerazione, depositando prima del tempo l’ordinanza sul ricorso presentato dagli avvocati di John, Lapo e Ginevra Elkann, indagati per truffa ai danni dello Stato da parte della Procura del capoluogo torinese.
Ed è stata una decisione quanto mai negativa, con la conferma integrale del sequestro del materiale recuperato durante le perquisizioni effettuate all’inizio del mese dalla guardia di finanza nell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli e nonna dei tre fratelli Elkann.
Respinto quindi il ricorso delle difese e confermato il decreto emesso dalla Procura di Torino lo scorso 6 marzo, i pubblici ministeri titolari del fascicolo, il procuratore aggiunto Marco Gianoglio ed i colleghi Mario Bendoni e Giulia Marchetti, possono ora proseguire senza intoppi con le loro indagini finalizzate a scoprire che fine abbia fatto l’intero patrimonio (con le relative rendite) riconducibile a Marella, deceduta nel 2019 a 92 anni. (...)
"Troppi errori, la fiducia adesso è finita". La rivolta dei giornalisti contro Elkann