Prima di domani, la frase di Sgarbi su Putin: "Idiota o statista intelligente?"
Ce l'ha con Volodymyr Zelensky, Vittorio Sgarbi, e non esita a spiegare perché in tv, nonostante la sua posizione in Italia e nell'Occidente sia decisamente minoritaria e in certi casi anche piuttosto scomoda.
Ospite di Bianca Berlinguer a Prima di domani, la striscia quotidiana di informazione e dibattito nella fascia dell'access prime time di Rete 4, l'ormai ex sottosegretario alla Cultura (si è dimesso un mese e mezzo fa) in collegamento punta il dito contro il presidente ucraino. Kiev non è la causa della guerra né dell'invasione, questa la premessa, ma la gestione del post-24 febbraio 2022, quando i tank russi sono entrati nel Paese, secondo il critico d'arte ha contribuito a ingarbugliare la matassa con effetti drammatici non solo per gli ucraini, ma pure per il resto del mondo.
"Zelensky vuole coinvolgere la Nato ritenendo che la guerra non sia contro di lui ma contro l'Europa - incalza Sgarbi -, ma se Putin fosse così idiota da fare la guerra al mondo non sarebbe quello che abbiamo considerato per tanto tempo uno statista intelligente". Resta da vedere, però, quale sarà il prossimo passo del presidente russo che sembra avere tutta l'intenzione di sfruttare il sanguinoso attentato alla Crocus City Hall di Mosca rivendicato dall'Isis-K per portare l'offensiva finale contro l'Ucraina.
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Questa è la convinzione anche del generale Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare oggi responsabile difesa e sicurezza di Azione, il partito guidato da Carlo Calenda. "C'è la necessità per il Cremlino, per Putin, di indirizzare la rabbia del popolo russo verso l'Ucraina, circolano molte ipotesi circa una nuova ondata di reclutamenti, una nuova mobilitazione".